Dalla delusione post Juventus, all’esaltazione successiva alla bella vittoria di Amsterdam. Non per rompere le uova nel paniere, ma ci andrei cauto. Come non era tutto da buttare prima, adesso non è invece tutto da esaltare. Il motivo è semplicissimo: i risultati sono stati opposti, ma gli errori praticamente gli stessi, con la differenza che una partita l’hai persa e l’altra l’hai vinta. Chivu deve quindi tenersi tutto quanto di buono mostrato tra Torino e l’Ajax, cioè la voglia di vincere, la capacità di creare occasioni, la sicurezza nei propri mezzi, la capacità dei propri giocatori, ma lavorare tantissimo anche sulla fase difensiva e sulla testa dei nerazzurri, che comunque vuoi o non vuoi continuano a mio avviso a sentirsi talmente superiori agli avversari, anche inconsciamente, che a volte staccano completamente la spina e vengono puniti.

Sommer ha salvato su Godts un gol fatto, ma non esiste proprio sulla faccia della terra che una squadra come l’Inter subisca quel tipo di contropiede. È da censura. Questo perché hai davvero rischiato di complicare una partita che in realtà poi avresti meritato di vincere 4 o 5 a 1 (visto che pure all’ultimo, causa errore del portiere svizzero, gli avversari non hanno sfruttato una facile occasione). Se analizzi poi Juventus-Inter trovi sicuramente la giocata del campione rivale, ma pure più di un errore individuale che hai pagato carissimo. E o ti metti in testa che per non finire la stagione con zero punti devi correre su ogni pallone e non dare nulla per scontato solo perché sai di essere più forte, o quest’anno rischierai di vincere partite clamorose e poi di subire fragorose sconfitte. Si deve sempre dimostrare. Vale per il veterano, come per l’esordiente.

E a proposito di questo, fatemi tessere le lodi per Pio Esposito. È ancora prestissimo, attenzione, ma quanto è forte? Non deve montarsi la testa, altrimenti rischia di buttare al vento una carriera che potrà portarlo lontanissimo. Le doti sono semplicemente indiscutibili. Sicuramente sbaglierà, perché è normale e umano, ma non dovrà abbattersi (e voi non dovrete sfogare la vostra frustrazione su di lui), ma farà anche tante cose belle. Un po’ come tutta l’Inter, insomma. Con il club di Viale della Liberazione che però ha in mano un talento dal sicuro avvenire. Uno che ci farà scrivere e divertire tanto, sicuro. Dipende tutto da te, ragazzo, forza!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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