Cristian Chivu l'uomo giusto: lo assicura Andrea Stramaccioni intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Stramaccioni, lei ha avuto Chivu come giocatore quando allenò l’Inter, tra marzo 2012 e maggio 2013: ce lo racconta? Si poteva già capire di avere a che fare con un potenziale tecnico?
"Di solito un calciatore, anche di alto livello, è sempre molto concentrato su se stesso e sulla sua prestazione. Cristian era invece sempre molto attento anche all’analisi collettiva, a una visione di squadra simile a quella degli allenatori".

Molto banalmente: è l’uomo giusto al posto giusto al momento giusto, o è tutto per forza di cose sub iudice?
"Io credo che l’Inter sia stata un po’ spiazzata dalla decisione di Inzaghi, e dentro questo scenario abbia fatto delle valutazioni ben precise. Ovvero puntare su un allenatore giovane, molto positivo come atteggiamento e nella gestione di calciatori importanti come quelli dell’Inter, che ha idee, che conosce il 3-5-2 e soprattutto perfettamente conscio dell’ambiente interista dentro e fuori dal campo".

Lei in passato lo aveva appunto descritto «bravissimo a leggere le partite».
"Ai miei occhi è stato evidente diverse volte in questa stagione. Una su tutte proprio quella con l’Inter, dove fra primo e secondo tempo ha cambiato volto al Parma arrivando a un pareggio meritato. Ma ci metto anche la Juve e l’ultima a Bergamo decisiva per la salvezza".

Può essere sufficiente la sola esperienza al Parma per guidare una big, per di più reduce da uno shock sportivo?
"Di sicuro l’Inter con questa scelta non rivoluziona il progetto. Lo accompagna, con un allenatore vicino alla dirigenza e all’ambiente perché Ausilio lo conosce benissimo. Avrà il Mondiale per club come periodo importante di rodaggio e comprensione più profonda del gruppo. È questo non è un vantaggio da poco. Partite subito di alto livello".

Come potrebbe far giocare l’Inter? Stesso sistema di gioco, qualche variante?
"Secondo me, uno dei motivi per cui è stato scelto è dare continuità al 3-5-2 che dall’estate del 2019 a oggi contraddistingue il progetto tecnico nerazzurro anche nella scelta dei giocatori adatti a questo sistema".

Chivu può iniziare un ciclo o rischia di essere soltanto di passaggio?
"Quando alleni una squadra di questo livello devi arrivare a fine stagione cercando di alzare più trofei possibili. E’ fisiologico. L’Inter in questi anni con due finali di Champions ha dimostrato di essere una delle squadre più forti d’Europa e l’asticella rimarrà sicuramente alta".
 

Sezione: Copertina / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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