Esattamente cento anni fa, il 1° agosto 1925, veniva posata la prima pietra di San Siro, che poi sarebbe stato inaugurato l'anno successivo. Una storia centenaria piena di sentimento quella dello stadio milanese, da anni al centro di un contenzioso tra Inter, Milan e le istituzioni.

Secondo la Gazzetta dello Sport, i due club rimangono fiduciosi sul futuro del nuovo San Siro, nonostante le nubi giudiziarie che si sono addensate sulla testa della politica milanese. "L’inchiesta sull’urbanistica cittadina - l’ultima puntata con gli arresti di ieri è trattata più avanti nel giornale - ha fatto slittare le discussioni in Giunta e Consiglio comunale a settembre, riducendo poi il tempo utile per il rogito con le banche coinvolte nel progetto - spiega la rosea -. L’iter – che passa naturalmente prima dall’approvazione nelle sedi politiche -, va comunque completato entro il 10 novembre, quando scatterà il vincolo storico sul secondo anello dell’attuale impianto. Cosa significa? Che dal giorno dopo, la parte di mezzo del “vecchio” San Siro non potrà più essere abbattuta in quanto patrimonio d’interesse culturale".

Insomma, c'è da fare in fretta. Va superato lo scoglio del voto. "Se nella giunta la maggioranza è pressoché scontata, a meno di terremoti politici, in Consiglio qualche pericolo in più c’è - avvisa la Gazzetta -. Il sindaco Beppe Sala può contare sull’appoggio di 31 consiglieri comunali su 48, ma sulla questione stadio sono scontati almeno sei voti contrari all’interno della maggioranza". 

Inter e Milan sperano nel "buon senso". Intanto la firma sul nuovo San Siro sarà di uno degli architetti più noti al mondo, Norman Foster, insieme allo studio Manica.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 01 agosto 2025 alle 12:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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