La trattativa ferve, senza soluzione di continuità. Le parti si parlano, l'accordo va trovato. La sensazione è che si sia varcato il punto di non ritorno: comunque vada, si è capito che Moratti non ha più intenzione di soffrire nel vedere la sua creatura stazionare male più in prossimità della metà classifica che nei posti di vertice. Uno, due anni di buio: ora basta.

La svolta potrebbe arrivare con l'ingresso di soci esteri e l'opzione Erick Thohir è fortissima. Qualcuno parla di chiusura imminente, altri di almeno uno-due mesi per completare tutto. In Indonesia assicurano che l'affare sia già concluso e resta solo da attendere per i tempi tecnici a causa delle scartoffie burocratiche. Magari non sarà così, ma tutto pare andare in questa direzione.

Secondo la Gazzetta dello Sport, Thohir sarebbe stato fortemente tentanto dalla scalata alla società nerazzurra proprio perché il club è in un momento di 'minimo storico'. Il fatturato è sceso dopo il Triplete a circa 180 milioni, un terzo di Barça e Real. I problemi sono molteplici, dall'aspetto sportivo a quello delle infrastrutture, ma proprio per questo l'occasione è ghiotta. Il brand Inter è sempre imponente, in Indonesia c'è un seguito notevolissimo per le sorti della squadra e nel resto d'Europa le occasioni non erano altrettanto allettanti. “Dopo aver investito in Indonesia e negli Stati Uniti, osservando la cartina europea Thohir si sarà chiesto dove fosse più conveniente entrare: in Premier dieci club su venti sono in mani straniere, in Spagna dietro il duopolio Real-Barcellona c’è il vuoto, la Francia è stata già colonizzata da sceicchi e oligarchi, la Germania con la regola del '50%+1' è offlimits per gli stranieri”, spiega la Gazzetta. Insomma, restava l'Italia e l'Inter la meta più ambita.

“Da un impianto di proprietà, con una proiezione al rialzo della media spettatori dell’Inter (47mila, la più alta della A), potrebbero arrivare ricavi per 80-100 milioni, rispetto agli attuali 25. Nel settore commerciale, poi, è stridente il confronto coi cugini del Milan che incassano il doppio (85 milioni contro 42). Insomma, nel medio-lungo termine è possibile innescare un mix di impulsi che, secondo gli analisti, farebbero lievitare il fatturato nerazzurro fino a 300 milioni. È lì che bisogna agire perché sul costo del lavoro si è fatto già parecchio”. Ecco la fotografia che la Gazzetta dello Sport scatta per il piano di rilancio che avrebbe in mente Thohir. Da ciò ne conseguirebbe un mercato certamente all'altezza del blasone, con evidente rivalutazione anche dell'aspetto sportivo. La ricetta è pronta, il tavolo apparecchiato: mancano un paio di firme. Pronti?

Sezione: Copertina / Data: Dom 02 giugno 2013 alle 08:35
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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