Continua la diatriba  a distanza tra Kovacic e il Brasile, a cui risponde anche il Profeta Hernanes. La versione online della Gazzetta dello Sport riporta le parole integrali del croato a fine gara, con lo sdegno per l’arbitraggio del giapponese Nishimura: "Sono triste perché questa partita è stata uno scandalo. Il rigore era inesistente e, tra l’altro, Neymar doveva essere espulso nel primo tempo per la gomitata in faccia a Modric. Se la Fifa vuole che il Brasile vinca il Mondiale allora è meglio andare tutti a casa. Anche il nostro gol del 2 a 2 era valido. L’arbitro giapponese ha commesso una serie di errori incredibili e tutti a favore della nazionale di Scolari. Peccato perché abbiamo disputato una grande partita. Dobbiamo reagire e vincere la prossima gara contro il Camerun. La mia prova? Ho faticato a trovare la giusta posizione in campo. Comunque penso di aver fatto il mio dovere. Modric è un riferimento importante. Ti consegna il pallone sempre nei tempi giusti”.

Hernanes risponde a distanza al compagno nerazzurro: "Dal campo mi sembrava rigore netto. Poi, guardando l’episodio in televisione ci può essere qualche dubbio. Ma non è giusto dire che la Fifa vuol far vincere il mondiale al Brasile. Non abbiamo fatto gol di mano. Eventualmente si è trattato di un errore che può capitare in un contatto dentro l’area. Scolari mi aveva “ordinato” di tenermi pronto. Non l’ho deluso. E ora spero in futuro di avere altre opportunità. Sapevamo che contro la Croazia sarebbe stata dura. Modric, Rakitic, lo stesso Kovacic sono gente che sa far girare in maniera fantastica il pallone in mezzo al campo. Noi eravamo contratti all’inizio. Normale. Era la prima partita in casa sotto gli occhi di tutto un Paese. Poi, però, dopo la splendida rete del pareggio di Neymar ci siamo sciolti. Nel secondo tempo siamo riusciti a schiacciare la Croazia nella propria metà campo. Rigore o non rigore prima o poi avremmo segnato il gol vincente. E ora proviamo a battere il Messico".
 

Sezione: Copertina / Data: Ven 13 giugno 2014 alle 14:36
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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