Protagonista della rassegna #LegendTakeover, attraverso il canale Twitter ufficiale di Fifa.com l'ex portiere nerazzurro Julio Cesar si racconta, rispondendo a molte domande poste da alcuni followers. Di seguito le sue dichiarazioni.

Ti sei trovato bene nella tua avventura al QPR (dal 2012 al 2014, subito dopo l'addio all'Inter, ndr)?
"Certo. Penso che la Premier League sia il miglior campionato al mondo. L'atmosfera, tra stadi e tifosi, è molto bella. Penso che ogni calciatore, se avesse l'opportunità, dovrebbe giocare in questo torneo: quando ricevi un'offerta dalla Premier non serve pensarci così tanto, bisogna accettare e basta".

Chi vorresti sia il successore di Handanovic tra i pali dell'Inter?
"L'Inter è già sulla strada giusta con Gabriel Brazão, un giovane portiere brasiliano che ha già firmato con i nerazzurri. Ora è in prestito".

Qual è stato il momento più bello della tua carriera?
"Non è facile sceglierne uno solo, perché ho vissuto molti momenti bellissimi. Ne scelgo due, quindi. Sono felice di aver avuto l'opportunità di giocare un Mondiale in Brasile con la maglia verdeoro, nel 2014: ricordo i rigori parati contro il Cile... Ovviamente il secondo momento più bello corrisponde alla vittoria della Champions League con la maglia dell'Inter: il raggiungimento del Triplete per il club è stato un grande orgoglio".

La tua parata più bella con la maglia dell'Inter?
"Su un tiro di Messi nella semifinale della Champions League 2009/10. Una parata tanto bella quanto importante".

E la più bella effettuata in Nazionale?
"Sicuramente penso al calcio di rigore parato contro il Cile ai Mondiali 2014".

Qual è stato l'attaccante più forte con cui hai mai giocato?
"Romário. Nessuno in campo poteva prendere decisioni in maniera così rapida, come lui. Dentro l'area era il migliore".

Cosa si prova ad essere il miglior portiere della storia del Flamengo?
"Non mi considero il miglior portiere della storia del Flamengo. Ma sono molto, molto orgoglioso di quello che ho fatto quando ho indossato i colori della mia amata squadra".

Come ti sei trovato con la maglia del Toronto?
"Nonostante abbia giocato soltanto tre mesi in MLS, posso dire che si tratta di una lega molto organizzata e professionale".

Il portiere più forte contro cui hai giocato?
"Ho affrontato dei mostri come Buffon, Casillas, Cech, Dida, Van der Sar... Se dovessi scegliere il migliore, direi Buffon: la sua carriera parla da sé".

Cosa ne pensi di Vlachodimos (portiere del Benfica, ndr)?
"Ha troppa qualità, l'ha dimostrato: non ho dubbi che da qui a poco possa raggiungere il livello dei più grandi portieri del Benfica".

Quando l'Inter tornerà a vincere la Serie A?
"Non lo so, devo essere onesto. Questa stagione è molto particolare. Spero presto, in ogni caso: amo l'Inter, i suoi tifosi se lo meritano".

Un tuo giudizio su Samir Handanovic?
"Per me è uno dei migliori cinque portieri al mondo, l'ha dimostrato in questi ultimi anni. Si parla poco di lui perché la Champions League ti esalta e lui per tanto tempo non l'ha giocata".

Chi era il tuo idolo d'infanzia?
"Taffarel. Da bambino desideravo di essere come lui".

Sezione: Copertina / Data: Gio 26 marzo 2020 alle 21:00
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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