"Se per gli italiani, come dice Guardiola, lo 0-0 è una vittoria, allora l’Inter ha vinto il primo tempo e buona parte del secondo, minuti in cui il Manchester City è sembrata una squadra come altre, forse peggiore. Può essere che gli inglesi non fossero in serata di grazia, però sospettiamo, anzi siamo convinti che sulla “normalizzazione” del City abbia inciso il piano tattico-strategico di Simone Inzaghi". La Gazzetta dello Sport tesse le lodi del tecnico nerazzurro che a Istanbul si è definitivamente laureato a livello internazionale. "Ha banalizzato il Manchester delle meraviglie, lo ha narcotizzato con un atteggiamento fintamente remissivo, a lungo ha lasciato che il City palleggiasse e disegnasse le sue cornicette lontano dall’area, con Haaland isolato e fuori contesto come di rado accade".

Inter difensiva? No, Inter intelligente, che ha saputo gestire i momenti di un match pesantissimo. E anche le parole di Guardiola a fine gara confermano quanto emerso durante i 90 minuti: tatticamente, il City è stato anestetizzato. "Il Manchester bellissimo e quasi invincibile a Istanbul non si è visto. Il gol è arrivato grazie a un’azione mirabile, ma fiorita su uno dei pochi dissesti della fase difensiva interista, con il lato mancino scoperto e debole. Il City non ha rubato la vittoria, la sconfitta dell’Inter non è giusta. Inzaghi avrebbe meritato la chance dei supplementari per come ha imbrigliato e infastidito il City. Tutte le chiacchiere della vigilia sulla distanza siderale tra City e Inter erano infondate. Ieri sera Guardiola e Inzaghi sono stati vicini, vicinissimi, e il nostro premio della critica, per quello che vale, lo consegniamo all’allenatore di un’Inter all’assoluta altezza del City", si legge.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 11 giugno 2023 alle 08:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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