"Salve a tutti, sono Francesco e scrivo da Roma. Il volevo fare un quadro generale dell'annata e dei continui interessamenti di mercato che leggo. Faccio una premessa, io non sono uno di quei tifosi che ancora rimpiangono Mourinho e il triplete. No. Non lo rimpiango perché se si vivesse di ricordi, allora andremo avanti con questo spirito per molti anni a seguire. Se analizzo l'annata di quest'anno, posso solo che essere deluso, per il rendimento dei giocatori, per il cambio di allenatore, per il gioco, e per molti altri motivi. Ho visto dall'arrivo di Mancini un'idea di gioco, più attaccamento alla maglia, ma sempre mancanza di concentrazione e aimé per i limiti dei giocatori. Io sono contento di non essere entrato in Europa League, contentissimo. Non ci meritavamo di entrare, assolutamente. Bisogna ripartire da zero, con un allenatore come Mancini, che sappiamo tutti di che allenatore si tratti. Dobbiamo partire concentrandoci solo sulle nostre capacità, giocando bene, far divertire il pubblico, e alla fine i risultati arriveranno. Un po' come la Lazio di quest'anno. Riguardo al mercato, sentendo voci su voci, ma l'estate di calciomercato è fatta così, posso solo dire che sono in disaccordo su molte cose. Giusto rinnovare il contratto a Icardi, io ho un debole per Maurito, e attaccanti di quell'età, così forti, vi posso assicurare che ce ne sono ben pochi. Non trovo giusto l'arrivo di Toure, si grande giocatore, di esperienza, uno dei migliori al mondo se non il migliore in quel ruolo. 15 milioni per il cartellino, più almeno 7/8 milioni l'anno di stipendio? Per un giocatore di 32 anni,la trovo una scemenza.. Piuttosto con i soldi dello stipendio e del cartellino, alzerei l'offerta per Kondogbia, 10 anni in meno, con uno stipendio che non si avvicina lontanamente a quello di Toure, con un gran futuro davanti. Prenderei un attaccante per far riposare Icardi, o Palacio, che parliamoci chiaro, non può fare 40 partite l'anno. Altro innesto ottimo, è Nani, del Manchester United. Grande esterno, di esperienza, e a 10 milioni, anche a 8, lo prenderei. Manderei via Ranocchia, che non l'ho mai trovato adatto per una grande squadra, e affiancherei a Jesus un giocatore di esperienza, come Benatia, che sto leggendo ultimamente. Infine chiudo dicendo che qualora la società decidesse di vendere Kovacic, andrebbe a fare uno di quei sbagli di cui alla fine andresti a rimpiangere. Kovacic, ragazzi, stiamo parlando di un giocatore di vent'anni, strappato alle big d'Europa e adesso dopo pochi anni, messo nell'angolo di sfratto. Questo ragazzo ha potenzialità enormi, può diventare il punto di riferimento di ogni squadra, e noi che facciamo? Lo andiamo a vendere, per una cifra irrisoria poi, 25 milioni. Le grandi squadre si costruiscono con il tempo, non mandano via i propri talenti. Riflettete società, riflettete".

Francesco

 

"Gentile Redazione,
 
   da Erick Lamela a Felipe Melo: qualcuno della dirigenza ha forse sbagliato cesto? Non ci sarà affatto bisogno di chiedere alcuna consulenza “tecnica” al presidente rossonero - dall’alto della sua pluriennale esperienza di “conoscitore di uomini“ (Dell’Utri, Previti, Mangano ed altri “eroi” nazionali......., solo per citare i più noti) - su come si faccia a distinguere una mela marcia da una sana (ogni riferimento al caso Balotelli è puramente voluto: prima additato come “bacato” da Berlusconi e subito dopo “regolarmente” ingaggiato al BBilan) perché c’è la netta sensazione che a qualcuno della dirigenza nerazzurra gli stia davvero andando in pappa il cervello. Dopo mesi e mesi passati ad illudere gli appassionati (residui) con periodici endorsement di Mancini a Tourè, suo “ex” giocatore al City - ricambiati solo fino all’ultima curva della (presunta?) trattativa, nonostante le “smentite” dell’altro ieri di Ausilio - e le periodiche “rassicurazioni mediatiche” del “foglio rosa” & Co. sul molto probabile ingaggio all’Inter di un ottimo prospetto come il brasiliano Allan dell’Udinese, non si può che ritrovarsi ora a schiumare di rabbia. Si rimane veramente increduli di fronte al mancato tentativo di tesseramento (una tra le tante “necessità”) di un ideale (per età e talento), nonché prolifico esterno offensivo (almeno nella passata esperienza romanista) come l’argentino Lamela - per quanto effettivamente costoso e pare pure non molto propenso a ritornare in Italia - ma soprattutto davanti alla prospettiva del possibile ingaggio di due centrocampisti centrali già in precedenza fuoriusciti dalla Serie A, 2 vecchi e finti emuli di Usain Bolt come Felipe Melo e Thiago Motta che assommano ben 65 anni in due, rispettivamente 32 (il prossimo 26/6) e 33 primavere (il prossimo 28/8). Si tratterebbe di vivere un incubo terribile in prospettiva, passando dall’iperdinamicità a tutto campo di Allan e dalla sagacia tattica e ottima visione della porta di Tourè (appena 64 gol e 38 assist nella sola militanza anglosassone) alla manifesta staticità (a metà strada fra quella di un bradipo e quella di un koala) di Thiago Motta, nonché alla irruenza e fallosità conclamate che Felipe Melo non ha affatto mitigato nell’esperienza professionale sulle rive del Bosforo. E se queste ultime due (presunte) qualità dovessero essere gabellate agli appassionati alla stregua di ‘personalità e carisma’ (ossia le carenze “cromosomiche” evidenziate dal reparto “di mezzo” in questa stagione, ma non solo) ci sarebbe da stare davvero poco allegri; anzi si avrebbe la definitiva percezione che i vertici societari o, meglio gli uomini mercato nerazzurri, sarebbero arrivati veramente alla frutta, pescando, appunto, dal cesto sbagliato.
    Sull’argomento “carenze di personalità e carisma”, in particolare, destano viva “curiosità” quelle ricostruzioni giornalistiche (Tuttosport in primis) sulla (presunta) maturazione caratteriale di Felipe Melo avvenuta in terra turca, le quali possono, invece, essere tranquillamente derubricate alla voce BALLE SESQUIPEDALI. Non occorre affatto lavorare alla redazione di qualche testata o sito sportivo - attingendo autonomamente dai dati consultabili nei portali calcistici specializzati (il tedesco Transfermarkt risulta il più affidabile) - per scoprire che la realtà starebbe esattamente all’opposto: nelle 4 stagioni turche il brasiliano ha totalizzato la “bellezza” di 18 (+1 di “punizione” come fuori rosa) giornate assortite di squalifica (media 1 turno ogni circa 8,5 gare) mentre nelle 2 annate bianconere le assenze decretate dal giudice sportivo erano state “solo” 4 (media 1 giornata ogni 19,5 partite). Parafrasando Primo Levi (spero che da lassù non me ne vorrà) verrebbe da dire: “Se questa è maturazione....?” Bisognerebbe togliere la tastiera e forse anche la licenza a questi sedicenti redattori che probabilmente equivocano sulla parola "deontologia" professionale come se si trattasse, chessò, delle normali prestazioni fornite nell’ambulatorio di un comune dentista, tipo un’otturazione ad un canino o l’estrazione di un molare....... 
    Resta da capire se tante emerite cazzate che vengono pubblicate su quella testata (ma anche su altre) o sul sito di riferimento siano figlie di mera negligenza e di mancati controlli preventivi oppure se gli autori agiscano partendo consapevolmente dal presupposto che “...tanto i lettori sono abituati a bere e a leggere di tutto”. Chissà come mai, però, la principale destinataria della maggior parte di queste “perle editoriali” sia la controparte nerazzurra.... 
   Volendo provare a spezzare, comunque, qualche lancia a favore dei due ultratrentenni occorrerebbe precisare che entrambi si configurerebbero come portatori “sani” di scudetti e coppe (3 campionati su 4 vinti da Melo al Galatasaray più due Coppe di Turchia ed altrettante Supercoppe e quasi l’en plein di titoli francesi - 3 su 3 tornei e mezzo - anche per Motta al PSG più una coppa nazionale, 2 Supercoppe ed altrettante Coppe di Lega), ma c’è una bella differenza tra i tornei turco e francese e la Serie A italiana (per quanto sbeffeggiata e messa all’indice) e soprattutto tra gli organici ottomano e transalpino rispetto a quello attuale nerazzurro......Ma è meglio lasciar perdere prima che lo sfogo su Melo e Motta si trasformi in conato.
   E così, dopo il poker di buchi nell’acqua “certificati” con i mancati arrivi di Toulalan, Dybala, Tourè e Pedro (fresco di rinnovo col Barcellona), manca solo che l’Arsenal (come è molto probabile) riesca a spuntarla nell’asta milionaria che il Monaco vorrà alimentare per Kondogbia ed il pokerissimo di Ausilio sarebbe servito. Ah, già, dimenticavo: il transfuga “pentito(?)” Benatia, pare, non si muoverà affatto dalla Baviera, stante gli aggiornamenti di venerdì. Che dire, un “bel” 5 su 5 tendente addirittura ad un cappotto tennistico: “vergogna” batte Ausilio 6 a 0. Un pensierino alle dimissioni non sfiorerà la mente del ns. “amato” d.s.? Che ne dici, Piero? Mi dispiace pensarlo, ma mi sa che qui di mediatica ci sarà solo la “giusta” gogna a cui sarai (eventualmente) sottoposto, non certo le trattative “sconfessate” che hanno riguardato prima Touré e poi Benatia. Ed anche se fosse un’imperscrutabile strategia aziendale per il mercato, questa sarebbe troppo simile, nella percezione dei tifosi, ad un insano atto di masochismo, a tal punto da far prevalere nei nostri pensieri l’accezione lottologica del numero ‘90’ (la paura) sulla sua valenza come “colpo”. 
   Cordiali saluti.

P.S.: gli aggiornamenti odierni (sabato 6/6) darebbero il presidente Thohir in contatto (attraverso il Ceo Bolingbroke) col Bayern per perorare la “causa familiare” del loro centrale di difesa Benatia. Al mitico Fantozzi scapperebbe, forse, da dire: “Ma come è umano Lei!” Molto più credibile (sempre sulla “carta”, s’intende) appare, invece, l’inserimento del d.s. Ausilio nella impasse contrattuale su Nainggolan tra Roma e Cagliari. Per il responsabile dell’aerea tecnica nerazzurra - qualora l’iniziativa avesse l’esito sperato - sarebbe un modo “intelligente” per bloccare l’allestimento di quel palco (in perfetta modalità medievale....) sul quale la, a dir poco, “frustrata” comunità nerazzurra potrebbe essere pronta - idealmente beninteso - a ricoprirlo di ingiurie e quant’altro verrebbe prodotto dai più bassi istinti..... Dai Piero, batti un colpo! Naturalmente si sta scherzando, ma sarei veramente contento se Ausilio ponesse un freno significativo” (Kondogbia o Nainggolan) ad una deriva di mancati colpi sul mercato che non potrebbe non cominciare a preoccupare gli appassionati".

Orlando

 

"Buongiorno.
Stiamo assistendo ancora per l'ennesima volta al mercato "vorrei ma non posso". Sappiamo tutti penso che anzichè 5 o 6 mezzi-giocatori bisogna comprarne solo 1 ma importante ( non minestre riscaldate e bollite come Melo o Motta)! Invece stiamo assistendo a una valanga di tentativi pubblicizzati al massimo ( cosa che non si deve fare in mercato serio)con il risultato di vederli svanire 2 giorni dopo la notizia. Sono molto deluso perchè mi sembrano le solite promesse....troppe. Vorrei un commento da parte vostra. Grazie".

Luciano  
 

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 07 giugno 2015 alle 18:19
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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