"In perfetto stile Inter, la vittoria del Mondiale per Club è stata condita da una appendice particolarmente polemica che pone la Società di c.so Vittorio Emanuele di fronte ad una scelta estremamente delicata, bivio cruciale per il prosieguo della stagione in corso: continuare con Benitez o cambiare guida tecnica?
Nella conferenza stampa successiva alla gara con il Mazembe, Rafa Benitez, richiamandosi alla ricca tradizione di Casa Inter, impossibilitata a gioire fino in fondo dei suoi meritati successi [la lista è lunghissima; mi limito a citare alcuni casi emblematici: a) Nel 1991 Matthäus e Trapattoni, dopo la vittoria in Coppa Uefa con la Roma, chiedono di poter lasciare l’Inter; b) Sette anni dopo, Gigi Simoni, dopo aver conquistato i 3 punti con la Salernitana -conducendo l’Inter a soli 5 punti di distacco dall’allora capolista Fiorentina- e il primo posto nel girone eliminatorio di Champions’ League, battendo in un epica gara il Real Madrid, campione d’Europa in carica, viene inconcepibilmente esonerato dal presidente Moratti; c) il licenziamento di Mancini, a distanza di una settimana dalla vittoria del 16 scudetto; d) l’abbandono ufficiale di Mourinho e i mugugni di Milito a conclusione della scorsa stagione (l’epilogo di quest’ultima vicenda è stato analogo a quello del 1991: Matthäus restò all’Inter, grazie ad un ritocco d’ingaggio, e Trapattoni ritornò ad allenare la Juventus)] esterna il suo disappunto, mettendo in luce lo iato profondo tra le sue richieste/esigenze e l’assenza di risposte adeguate offerte dal patron Moratti.
Dalle considerazioni del tecnico spagnolo è emerso un panorama piuttosto allarmante, in merito alla difficoltà di comunicazione tra area tecnica, giocatori e vertici dirigenziali. Due i temi centrali, profondamente connessi tra loro, dell’analisi di Benitez: il mancato intervento sul mercato estivo e la possibilità di gestire fino in fondo ogni singolo aspetto riguardante la preparazione atletica della rosa nerazzurra. Credo che i due aspetti siano tra loro correlati, in quanto entrambi condividono lo stesso minimo comune denominatore: le richieste del tecnico, sia per quel che concerne gli acquisti, sia in merito alla piena ed autonoma gestione dell’aspetto tecnico e atletico, non sono state soddisfatte da Moratti. Benitez, insomma, è stato fin dall’inizio un allenatore dimezzato, non potendo contare su acquisti indispensabili e non godendo di quella stima ed autonomia che ogni tecnico deve poter disporre per portare avanti un progetto.
Questo, in sostanza, l’allarme lanciato dal tecnico spagnolo, che, dopo mesi di continui attacchi mediatici e soprattutto di solitudine, essendo state inascoltate le sue considerazioni, ha reso manifesto il suo punto di vista, dettando le condizioni minime per proseguire la sua avventura professionale all’Inter.
Personalmente esprimo solidarietà nei confronti dell’ex tecnico di Valencia e Liverpool, schierandomi a sostegno di una sua conferma, soddisfacendone, chiaramente, le richieste, ma quel che conta, adesso, è prendere, purtroppo in tempi piuttosto ristretti, una saggia decisione. Ritengo che alcuni acquisti siano inevitabili e che anche qualora Moratti decidesse di cambiare allenatore, il neo-tecnico dell’Inter dovrebbe poter contare su quel credito e su quella fiducia che colpevolmente l’Inter non ha concesso al coach spagnolo.
Quanto al possibile sostituto di Benitez, la cosiddetta soluzione “traghettatore” mi auguro sia esclusa a priori, e se proprio il trainer Campione del Mondo dovesse essere esonerato (soluzione che non auspico), i soli Capello e Hiddink, a parer mio, potrebbero rappresentare delle scelte congruenti con progetti miranti a mantenere la Nostra Beneamata nel gotha d’Europa".

Carlo

 

"Stiamo aimè assistendo ad una storia brutta da vedere per noi tifosi stiamo assistendo ad una storia fatta da traditori e traditi, da protagonisti che presi dai successi passati pensano di essere intoccabili e onnipotenti e dalla vittima che invece vuole portare nuova linfa per un presente ed un futuro glorioso ma che almeno fino al dopo partita di Abu Dabi non era riuscito ad esternare tutte le sue verità...definirei il titolo di questa storia I NODI TORNANO AL PETTINE....oppure...IL TRADIMENTO...il primo titolo è dovuto al fatto che finalmente abbiamo avuto la spiegazione dei mancati risultati dovuti come preventivato non solo dagli infortuni ma da un progetto che la società non ha mai appoggiato pienamente, e adesso cosa esce fuori esce fuori che a Moratti piaceva il gioco della sua Inter da lui considerata il Barcellona italiano...e adesso??....adesso perchè tanti dubbi intorno alla figura di Benitez??...le dichiarazioni probabilmente non sono state gradite hanno svelato troppe verità e si sa la verità molte volte fa male, ecco allora giustificato il secondo titolo; Benitez tradito da un mancato mercato e da giocatori troppo superbi (in primis Materazzi) che non hanno mai aiutato il buon Rafa a lavorare con tranquillità. Molti potranno dire che Benitez doveva essere bravo a compattare il gruppo...questo era impossibile vi rispondo io perchè i giocatori o almeno alcuni di loro di sacrificarsi non ne avevano e non ne hanno più voglia (chivu) e quindi la presa di posizione da parte della società va presa contro chi non è disposto a dare l'anima per i colori che indossa e non nei confronti di chi ha il coraggio di esternare i problemi ai quattro venti facendo tuonare l'intero popolo interista soprattutto chi ( non io) si fidava dei propri giocatori e dava la colpa solo al buon Professore di Madrid. Se Materazzi fa quelle dichiarazioni è giusto che venga multato o almeno redarguito dalla società che dovrebbe tutelare la figura del proprio allenatore senza indugiare...e invece....invece si è ingaggiato un colpevole che ha subito subito e ancora subito ma prima di andare k.o. ha deciso di sferrare anche lui un bel colpo di quelli che lasciano il segno e adesso????....adesso basta difendere chi in passato ci ha fatto gioire ma che adesso deve imparare a rispettare una nuova cultura calcistica e una nuova persona educata e preparata come Rafa, basta attaccare il buon professore di Madrid che all'inizio qualcuno diceva facesse giocare l'Inter come il Barcellona...".

Giacomo

 

"Buongiorno, Benitez va tenuto per molti motivi: 1.è professionista serio, più di alcuni giocatori come Materazzi 2.è capace e sa dare un buon gioco 3.la squadra è stanca e lenta e va rivitalizzata e pacta sunt servanda 4.l'Inter per stile deve evitare certe brutte figure 5.eliminare l'allenatore è un ulteriore costo 6.un allenatore-manager è tutt'altro che inutile 7.nessuno sulla piazza è all'altezza di Benitez 8.e se Schneider non avesse l'anno scorso segnato nel girone Champions diremmo che Mourinho è incapace ?
Un saluto".

Antonio

 

"Cari Interisti, finalmente dopo 45 anni siamo sul tetto del mondo, merito di tutti i vari Mancini, Mourinho, Benitez....si anche di Benitez che ha saputo scegliere tra mille difficolta' e soprattutto contro i vari senatori Intoccabili ...coloro che molto probabilmente han deciso addio di Mario dall'inter.....
Bisogna adesso avere gli attributi e vendere il parco giocatori e monetizzare il piu' possibile, quindi dico via Stanko, Chivu, Milito, Motta, Zanetti (altre mansioni) nonche' Mancini, Suazo ecct....ripartiamo dai giovani ma con Rafa al timone.
Saluti".

Bruno

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 21 dicembre 2010 alle 11:30
Autore: Redazione FcInterNews
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