La Gazzetta dello Sport ha intervistato Arrigo Sacchi che oggi a Istanbul riceverà da Aleksander Ceferin il Premio del Presidente UEFA 2022. L'ex tecnico del Milan ha ricordato la sua esperienza in rossonero e, più in generale, ha parlato delle sue innovazioni portate al mondo del calcio. Ma non solo.

A chi si è ispirato?
"Da bambino persi la testa per il Brasile. Poi venne il Real Madrid delle cinque Coppe Campioni di Kopa, Di Stefano, Puskas, Gento. Infine, il calcio olandese. Noi italiani, al massimo, abbiamo insegnato l’attenzione, la concentrazione, perché non giocavamo mai in un undici. Sempre un difensore in più del numero di attaccanti rivali. Eravamo fortissimi nei contropiede, ma dopo 80 metri si arrivava stanchi morti. E se le ripartenze fossero cominciate più avanti, nella metà campo avversaria, non sarebbe stato più facile?".

Chi si è ispirato a lei?
"Come ha detto Costacurta, “quel Milan l’hanno copiato in tutto il mondo eccetto in Italia”. Per la verità non è più così, però lo fanno i peones, mi lasci dire. Una volta le piccole andavano a Milano e Torino a fare le barricate, ora vengono a giocare. I tecnici hanno conoscenze. Il problema è che tanti grandi club italiani sono gestiti da tattici, bravi, per carità, ma non da strateghi".

Chi le piace, allora?
"Ma tanti. Sarri, Gasperini, alcuni giovani, Italiano, De Zerbi anche se gli manca la fase difensiva che è una proiezione di quella offensiva. Conte: mi ha detto che ha copiato tutti gli esercizi che faceva con me. Uno che dà la vita e studia: per questo è un vincente, con un po’ di coraggio in più farà grandissime cose. E Ancelotti naturalmente: ha vissuto tanti tipi di calcio e ha fatto tesoro di tutti".

La sua favorita di questa Champions?
"Chi gioca un calcio totale: City, Bayern, Liverpool. E il Real Madrid che è un mix speciale".

Se un giorno fosse Superlega?
"Il calcio perderebbe d’interesse. Se pensi solo ai soldi è così".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 25 agosto 2022 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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