Christian Panucci è stato intervistato da Repubblica in vista di Inter-Real Madrid. Ha giocato in ambo le squadre, all'epoca della sfida del 1998 vinta per 3-1 dai nerazzurri era ancora tra le merengues ma non giocò per un acciacco a un piede. "Ricordo un gran freddo e una grande Inter", dice.

Per stasera, l'ex difensore ha una sua ricetta per l'Inter. "Una partita intensa, vera, come le sa fare, come la fece 22 anni fa. E deve puntare sulle giocate dei suoi uomini migliori, Vidal, Barella, soprattutto Lukaku e Lautaro. Il Real può sempre vincere ma ha assenze importanti in tutti i reparti. Penso a Valverde, a centrocampo, a Benzema in attacco e soprattutto a Sergio Ramos, l’anima della squadra. Senza di lui il gruppo perde carisma e personalità, si svuota. Peraltro Ramos con Varane forma una coppia molto rodata. Nacho è forte, ma non è la stessa cosa. L’Inter ha una chance e la deve sfruttare. All’andata è stata bene in campo, per buona parte della partita, ma non basta. Per battere il Real servono prestazioni eccezionali, era così anche ai miei tempi".

Panucci lasciò il Real proprio per l'Inter, chiamato da Lippi con cui poi litigò.  "Mi sono pentito di avere lasciato il Madrid, questo è sicuro, ma non di avere scelto l’Inter. Avevo vinto tutto con Milan e Real, era una bella sfida", racconta Panucci, che tra i cimeli personali ha ancora dei guanti regalati da Zenga al primo derby. "Li ha mia mamma. Le cose care le do a lei, che non perde nulla".

Chi vincerà il campionato? "Lo può solo perdere la Juve. Poi vedo Inter, Milan, Roma. Sette squadre per quattro posti, può succedere di tutto", dice ancora Panucci.

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 12:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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