"Dovremo stare in regola con i conti. Vediamo come va il campionato e che percorso faremo in Europa League. Poi al limite ci sarà da vendere qualcuno, perché non possiamo permetterci di prendere il cartellino rosso". Così parlò Claudio Ranieri, fotografando la situazione finanziaria della Roma evidentemente non troppo serena.

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, entro giugno 2026, il club deve incassare 90 milioni per rientrare nei parametri della Uefa. "Avendo già violato le norme finanziarie, nel 2022 la Roma ha firmato un settlement agreement con Nyon, cioè un accordo transattivo che imponeva un graduale percorso di rientro e prevedeva un set di sanzioni intermedie. Il club di Friedkin ha fatto i compiti a casa. Qualche sbavatura c’è stata, tant’è vero che in questi anni sono state inflitte alcune multe. Ma nulla di grave. Adesso, però, c’è uno snodo importante. Lo scopo dell’accordo con l’Uefa consisteva nel rispetto della “football earning rule” nel monitoraggio calcolato durante la stagione 2026-27, basandosi sugli esercizi al 30 giugno 2024, 2025 e 2026. Questo vuol dire che nel triennio che si conclude alla fine di quest’annata la Roma dovrà registrare una perdita aggregata entro i 60 milioni".

E allora? Allora la Roma in questo periodo ha migliorato parecchio il risultato d’esercizio: -219 milioni nel 2021-22, -103 nel 2022-23, -81 nel 2023-24. Ma non basta, come spiega la rosea: "Ora l’obiettivo è contenere il rosso entro i 60 milioni sommando le stagioni 2023-24, 2024-25 e 2025-26. Come farcela? Partiamo dal 2023-24: il -81, nel computo Uefa (tolte tasse e spese virtuose), diventa circa -60. Nel 2025-26 è costretta a tendere verso il pareggio. Servirebbe un miglioramento dei conti di una trentina di milioni rispetto alla scorsa stagione. A ciò si aggiungono alcune voci, almeno al momento: i 40 milioni di plusvalenze realizzate nel 2024-25 (in estate è stato fatto pochissimo, considerato che le cessioni principali sono state registrate a giugno), i 10 milioni di costi in più derivanti dall’ultima campagna trasferimenti e i 12 milioni di ricavi in meno per la scadenza del contratto del main sponsor Riyadh Season. Tutto considerato, fanno 90 milioni da recuperare".

Da qui il probabile sacrificio di qualche big. Svilar, Soulé, Ndicka e soprattutto Koné - che tanto piace all'Inter - i nomi più caldi in tal senso.
 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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