Anche il Corriere dello Sport pone l'accento sul mea culpa fatto da Simone Inzaghi dopo il pesante tonfo dell'Inter a Udine. "Si è assunto le responsabilità della sconfitta alla Dacia Arena e non è andato a caccia di giustificazioni. La sua faccia dopo il 3-1 incassato contro i bianconeri era più eloquente di tante dichiarazioni", si legge sul quotidiano romano.

"Io sono l'allenatore e quindi il primo responsabile. Devo fare meglio perché perdere tre volte in sette giornate non è ammissibile", ha ammesso il tecnico. Che, fatta questa premessa, è andato oltre cercando di analizzare i motivi della crisi: "L'anno scorso nove gol li abbiamo incassati in un girone intero, mentre adesso sono bastate tre trasferte... Subiamo troppi gol frutto di errori collettivi e individuali: dopo la sosta dobbiamo metterci più attenzione. Avevamo anche avuto la fortuna di andare in vantaggio... Nonostante il buon inizio nella ripresa, se concedi tutti questi angoli e tutte quelle ripartenze, può capitare di prendere gol. Loro hanno avuto più cattiveria e determinazione e hanno meritato di vincere. Questo risultato fa male e ora dobbiamo meditare molto, prenderci tutti le nostre responsabilità".

Rispetto alla passata stagione, l'Inter sembra un'altra ma non per un fattore psicologico, secondo l'ex Lazio: "Strascichi rispetto al 2021-22 non ce ne sono perché quella è stata un'annata positiva, ma ci sono delle domande alle quali trovare una risposta. Dobbiamo vincere i duelli, essere più determinati e lavorare ancora di più. E' inutile adesso elencare le responsabilità di un reparto o di un singolo: io preferisco parlare di concorso di colpa. Siamo l'Inter e non possiamo permetterci certi risultati". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 19 settembre 2022 alle 09:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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