"Una volta Trapattoni e Bearzot mi dicevano: “Oggi quello è tuo”. Ed era mio. Ero io il responsabile, fosse stato Maradona o un attaccante normale. Oggi i difensori non hanno più il riferimento dell’avversario. Non voglio dire che sia tutto sbagliato, ma questo ha impoverito sicuramente la nostra scuola. E si vede". Parla così Claudio Gentile, intervistato dalla Gazzetta dello Sport soprattutto per discutere del ruolo moderno del difensore.

Avevamo i difensori più forti. E ora?
"Presto, purtroppo, finirà il ciclo di Chiellini, Bonucci e dello stesso Acerbi. Non possono essere eterni. Poi sarà dura. Tanto che ormai andiamo sempre più spesso all’estero, noi che avevamo una scuola invidiata da tutti. Ci criticavano perché in realtà ci invidiavano. Quando riaprirono le frontiere nell’80 era arrivato solo Krol, un gran difensore dai piedi buoni, e tutti centrocampisti e attaccanti".

Non c’è un italiano giovane che le piace?
"Faccio un po’ di fatica a dare giudizi individuali perché, rispetto ai miei tempi, sono pochi quelli che resistono dieci anni ad alto livello. Però su Bastoni dell'Inter mi sbilancerei. Ha piedi buoni, un bel sinistro, tecnicamente è bravo e migliorabile se ha voglia di imparare. Fisicamente, alto com’è, è forte in area. Ha tutto per riuscire".

Pirlo è stato nella sua Under 21: se l’aspettava allenatore?
"Sinceramente? Un po’ mi ha sorpreso, ora sono molto curioso di vedere come allenerà. Era un grandissimo giocatore".

Nell’Inter ci si poteva aspettare di più da Godin, no?
"Forse è arrivato un po’ spremuto. Però De Vrij ha fatto benissimo, la scuola olandese oggi è forte. Anche se a me piacciono gli spagnoli".

Quali allenatori di Serie A curano meglio la difesa?
"Sulle marcature, il più bravo è Gasperini. Parlando di reparto, di fase difensiva di squadra, mi sembra che l’Inter sia la migliore: Conte è il più attento ai movimenti. L’Inter è solida".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 08 settembre 2020 alle 12:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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