Javier Zanetti saluta la sua gente dopo 19 anni in nerazzurro, con 16 titoli vinti e 856 partite giocate. "Già da ieri lo hanno salutato in tanti sui social nerazzurri: l’hashtag del profilo @inter di twitter si è preso il primo posto dei trend italiani, con grande risalto anche nelle classifiche europee - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Pioggia di foto su Istagram, dove i tifosi sono stati invitati a cambiare la propria immagine di profilo con quella apposita di Zanetti. Stasera la festa allo stadio si svilupperà soprattutto nel dopo gara. Anche perché prima - quando è prevista soltanto una piccola sorpresa - è bene che tutti restino concentrati sulla qualificazione all’Europa League. Appena terminato il match - che presumibilmente Javier inizierà in panchina, ma che a meno di cataclismi lo vedrà entrare nella ripresa - ci sarà la vera celebrazione, con una targa consegnata da Thohir e Moratti, giro di campo con la moglie Paula, la figlia Sol (ieri entrambe alla Pinetina con il capitano) e i figli Ignacio e Tomas. Sugli schermi scorreranno le immagini di un ventennio indimenticabile e Zanetti prenderà la parola per un discorso che metterà i brividi. Per Pupi - che ieri ha passato l’ultima notte in ritiro ad Appiano in stanza con Guarin - sono state preparate apposite magliette, pin e una fascia da capitano celebrativa, mentre già ieri lo ha celebrato Totti, definendolo «una leggenda». La cerimonia di stasera sarà rapida - sui 20 minuti - perché il capitano poi abbraccerà compagni e amici intimi (invitati anche Thohir e i Moratti) in un ristorante del centro. Prima però ci sarà un altro passaggio importante: Zanetti abbraccerà fuori dallo stadio la Curva Nord, costretta a scontare il primo dei tre turni di squalifica tra discriminazione territoriale e razziale per i cori durante i match contro Napoli e Milan. Gli ultrà allestiranno un piccolo palco e porteranno due tipi di casse (di birra e acustiche...) per il contro discorso di Zanetti. Che porterà con sé anche Milito e Samuel (pronte tre targhe per loro), le altre colonne all’ultima uscita a San Siro. Non ci sarà anche Cambiasso, non per la squalifica che sconterà stasera, ma perché dei magnifici quattro è l’unico il cui addio non è ancora scontato". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 10 maggio 2014 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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