Un'Inter camaleontica: Luciano Spalletti non si fossilizza su un solo schema di gioco e, per non farsi trovare impreparato, allena l'Inter a variare modulo tattico. Lo spiega oggi la Gazzetta dello Sport, che fa particolare riferimento all'alternanza già vista in campionato tra 4-2-3-1 e 3-4-2-1. "Una squadra di personalità non altera il suo disegno tattico per adeguarsi agli avversari. Legge inoppugnabile ma dal risvolto antico - si legge -. La modernità starebbe invece nell’elasticità, nel saper ricalcare i tratti del nemico: a specchio, si dice. Pareri discordi. Non è questione di vecchio o giovane, le idee nel calcio devono far fruttare l’attualità. Dopo la sosta (e il Parma), l’Inter debutterà in Champions contro il Tottenham. Mauricio Pochettino non è un integralista, però cambia meno di Spalletti: nell’unica uscita stagionale con la difesa a tre ha perso, quando è tornato al 4-2-3-1 o 4-3-3 (dipende da Eriksen), si è rimesso in piedi. Spalletti studia, annota, ascolta. Il gioco lento di Bologna non porta lontano; però si è trasformato in gioco di pazienza, premiato quando è spuntata una crepa tra i reparti dei rivali. Un solo sistema non copre ogni evenienza, Spalletti si cautela".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 05 settembre 2018 alle 09:33 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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