C'è il marchio dell'Europa dell'Est in questo Lazio-Inter. E la Gazzetta dello Sport propone quattro duelli significativi in tal senso.

PORTIERI La porta dell’Inter è custodita da sei anni dalle mani di Samir Handanovic. In carriera ha conosciuto la provincia (Udine, Treviso, Rimini) prima di prendersi la porta principale di una metropoli. Strakosha ha invece bruciato le tappe.

DIFENSORI Stefan Radu è il veterano del gruppo Lazio. L’unico che, con il tecnico Inzaghi, ha anche giocato. Milan Skriniar è stata una novità così piacevole da non poterne fare a meno. Lo slovacco non ha saltato nemmeno un minuto quest’anno.

ESTERNI L’Inter dalle diverse anime ne ha una bella consistente croata. Ivan Perisic è l’ala classica, colui che cavalca lungo la linea laterale e poi sterza. Se non avesse fatto il calciatore sarebbe stato un cestista, un pallanuotista, un pallavolista. Decidete voi, Madre Natura gli ha concesso un fisico eccellente. Senad Lulic avrebbe invece potuto fare l’attore, sarebbe stato perfetto in uno di quei film del neorealismo italiano del dopoguerra. Ma per il mondo Lazio è molto di più. È Lulic 71, l’uomo che al minuto 71 della finale di Coppa Italia del 2013 ha regalato alla squadra biancoceleste la vittoria nel derby più importante della storia, l’unico che metteva in palio un trofeo.

GRAVITÀ Sergej Milinkovic-Savic è destinato ad un top club europeo. Ma prima vuole regalare alla Lazio quella Champions nella quale potrebbe poi sfidarla da avversario. Marcelo Brozovic si è scoperto trascinatore a primavera, quando Spalletti lo ha responsabilizzato e quando la figlia Aurora si è presa la scena della sua vita. Epico.

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 20 maggio 2018 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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