Qualche tempo fa vi avevamo raccontato la curiosa storia del Football Club de Chambly-Thelle, meglio nota semplicemente come Chambly, che milita nel National, il terzo livello del campionato francese (pari alla nostra Lega Pro). La società, nata nel 1989, ha lo stemma societario identico a quello dell'Inter di qualche anno fa. Oggi la Gazzetta dello Sport approfondisce il tema. "Lo Chambly è una favola appassionante nata quasi per caso, quando Walter Luzi ottenne la gestione di un campo a 60 chilometri a nord di Parigi per creare un club da zero e che ora conta 700 tesserati. A guidarlo la passione del calcio e per l’Inter, condivisa con Fulvio e imposta a Bruno, allenatore dal 2001: «Ho perso democraticamente ai voti, ma ogni volta che abbiamo centrato una promozione avevamo le casacche della Juve». Una seconda maglia mantenuta fino alla scorsa stagione: «Quest’anno in trasferta usiamo anche quelle gialle che però ricordano certe maglie della Juve, e a volte al portiere impongo ancora quella di Buffon». Magari per scaramanzia in un campionato che lo Chambly affronta con tradizione italiana: «Il catenaccio è una garanzia in difesa». Non quest’anno, nonostante l’innesto dell’ex interista Pierre Womé. In compenso però lo Chambly ha il miglior attacco (21 gol) ed è terzo a -1 dalla vetta: la Serie B non è più un miraggio. In nome dell’Inter che Walter Luzi vorrebbe coinvolgere magari per qualche prestito di giocatori da far crescere, facendoli sentire in una seconda casa nerazzurra". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 28 ottobre 2014 alle 15:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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