L'Inter di Mazzarri come la prima Inter di Mancini? Il parallelo è fornito dalla Gazzetta dello Sport. "Con undici «X» in 26 partite, l’Inter è la squadra del campionato che ha pareggiato di più. E ripercorrendo la storia recente, pur se è necessario uno slalom fra analogie e differenze, viene da sé il parallelo con la prima Inter di Mancini, stagione 2004-2005. Per quanto i due tecnici siano molto diversi fra loro, anche quanto a credo tattico, la suggestione non deve dispiacere a Mazzarri se è vero che anche su quel campionato il Mancio iniziò a costruire le fondamenta di una squadra che poi avrebbe aperto un ciclo fantastico. E che pur dovendosi confrontare con una stagione di transizione come quella, concluse il campionato al 3° posto. La concorrenza era diversa, visto che al di là di Juve e Milan la corsa fu da fare anzitutto su Samp e Udinese: il Napoli non c’era, la Roma viveva ancora tutte le sue contraddizioni, la Fiorentina era neopromossa e si salvò all’ultima giornata. Però beneaugurante è lo sprint che quell’Inter fu capace di lanciare, con nove vittorie e chiusura a 72 punti, nelle ultime 12 giornate. Quelle su cui punta anche Mazzarri". 

Nel caso di Mancini, il numero di pareggi dopo 26 giornate era addirittura superiore: "16, di cui 12 (7 consecutivi) nelle prime 15 giornate. La sua Inter aveva due punti in più (43): una vittoria in meno (9 a 10) con identico rendimento a San Siro (24 punti: 6 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta), ma appena una sconfitta, contro le cinque di Mazzarri. E’ questa è la prima differenza che salta all’occhio: nove anni fa la squadra chiuse il campionato con due sconfitte e appena una in trasferta, dove invece l’Inter di oggi è già caduta quattro volte". 

Ma ci sono anche evidenti differenze: "Le disparità che più tormentano il tecnico attuale sono due. Il numero di rigori a favore: zero contro cinque. E il contributo degli attaccanti: Mancini aveva avuto 14 gol da Adriano, 10 da Vieri e 8 da Martins (più 3 di Recoba), mentre Mazzarri è fermo agli 11 di Palacio (più 3 di Icardi e 2 di Milito). Per non sfigurare nel totale delle reti (43 contro 47) si è dovuto far aiutare dai difensori: cinque a segno, contro i due del Mancio".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 10:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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