Un Hernanes positivo secondo la Gazzetta dello Sport. Il brasiliano ha faticato a integrarsi in un complesso di squadra che già faceva fatica di suo: fisiologico in un momento di confusione, ma i numeri dimostrano che lui potrà essere un valore aggiunto. "Tocca il pallone 88 volte, come il suo numero di maglia, e questo dato la dice lunga sull’importanza del brasiliano nel futuro dell’Inter: è il nerazzurro che interviene di più nel gioco, segno chiaro che è stato individuato come uomo-squadra. Non importa che si muove in un settore un po' defilato e lasci a Kuzmanovic la zona centrale: nelle idee di Mazzarri il mediano davanti alla difesa deve avere spiccate caratteristiche di contenimento, e queste Hernanes ancora non le possiede. Il Profeta effettua 54 passaggi: 38 giusti e 16 sbagliati, un po’ troppi per uno come lui. E se vogliamo insistere sulle cose negative aggiungiamo che perde 33 palloni, davvero uno sproposito. D’accordo che rischia spesso la giocata importante e che gli piace andarsi a infilare tra le maglie avversarie, però è necessario un maggiore controllo. Tanto per fare qualche confronto è sufficiente notare che il brasiliano, nella prima parte di stagione, con la Lazio, aveva una media di 10 palloni persi a partita e di 5 passaggi sbagliati. Mettiamola così: per adesso ci si può accontentare, ma da Hernanes è logico attendersi di più. Il Profeta prova a cercare la porta: 3 tiri, 2 nello specchio e uno fuori. E questo, per l’orchestra di Mazzarri (quando suonerà una melodia piacevole), è un valore aggiunto. Inoltre Hernanes garantisce qualità tecnica in mezzo al campo e quell’imprevedibilità in grado di capovolgere il senso di una sfida. Nel suo tabellino ci sono 1 lancio, 3 cross, 2 occasioni create, 2 dribbling riusciti. Lì dove si deve creare gioco, dove è necessario che si accenda la luce, l’Inter ha finalmente trovato l’uomo giusto. Ora si tratta di metterlo nelle condizioni perfette per poter rendere al meglio. Cioè: Mazzarri dovrà disegnare un centrocampo che ne esalti le caratteristiche. Hernanes non è un regista classico, non è uno alla Pirlo tanto per intenderci, ma con il pallone tra i piedi ha la capacità di verticalizzare e di andare facilmente (e in poco tempo) alla conclusione. Da non dimenticare il contributo in fase di contenimento: il Profeta recupera 4 palloni, lui che non è certo un mastino. Vuol dire che, perlomeno a livello psicologico, si è calato nella parte". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 10 febbraio 2014 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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