"Nel pomeriggio a Torino, il Napoli ha spiegato perché è a quota 71 dopo 27 partite. In serata a San Siro, Juve e Inter hanno spiegato perché sono staccate di 15 (al netto della penalizzazione) e 21 punti". Comincia così il pezzo di cronaca del derby d'Italia, vinto di cortomuso dalla squadra di Allegri, scritto da Luigi Garlando per la Gazzetta dello Sport.

"In una brutta partita, i bianconeri hanno fatto quello che dovevano per vincere meritatamente e proseguono la loro appassionata risalita. L’Inter può lamentarsi di un più che sospetto fallo di mano di Rabiot nell’azione del gol. Ma il resto è un mea culpa generale - scrive ancora il giornalista -. Insufficiente in tutto: nel gioco e nello spirito. Nessuno che scivolasse con rabbia o mostrasse il pugno dopo un tackle. Irriconoscibile Brozovic. Lautaro sembrava già sull’aereo per l’Argentina. Difesa che ha ballato come neanche al Sambodromo di Rio de Janeiro. Solo cross che la contraerea di Madama respingeva sbadigliando. I cambi di Inzaghi non hanno portato frutti. Anzi... Invece di approfittare del derby romano e del tonfo del Milan contro l’Udinese per allungare, l’Inter è stata scavalcata dalla Lazio (ora 2 punti sopra) e ora sente il fiato sul collo. Terza sconfitta in quattro partite; nove in campionato: un’enormità. O cambia passo o il posto Champions, che pareva in tasca, passa nelle tasche di altri". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 20 marzo 2023 alle 10:08
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print