L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport analizza così il tonfo nerazzurro a Firenze: "Il problema è stato sia di atteggiamento mentale sia tattico: l’Inter ieri sera era lunga, sfilacciata e aveva una marcia in meno rispetto ai viola. Troppo bassa la difesa che aveva paura di farsi infilare da un avversario privo dei due attaccanti titolati (Rossi e Gomez), sempre in ritardo e impossibilitati a interrompere il palleggio avversario i centrocampisti, isolati i due attaccanti comunque mai capaci di far salire i compagni “tenendo” un pallone. La Fiorentina ha corso, l’Inter ha rincorso. In maniera affannosa e scomposta. Ed è stata tramortita dal palleggio avversario. Certo i gol di Babacar (indecisione di Juan Jesus e prodezza del senegalese) e di Cuadrado (Medel saltato come un birillo, M’Vila in ritardo nella chiusura) hanno indirizzato l’incontro, ma i viola hanno legittimato un primo tempo sontuoso con altre due conclusioni pericolose di Cuadrado più il movimento di Babacar. La produzione offensiva dell’Inter nei 45’ iniziali, invece, è stata limitata a un tiro a lato di Icardi e a una rasoiata di Dodò deviata in angolo da Neto. Troppo poco per una formazione che punta alla Champions League". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 06 ottobre 2014 alle 10:48 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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