"Sembra passato un secolo e invece non sono trascorsi nemmeno 4 anni. Il 22 maggio 2010 l’Inter batteva il Real Madrid e conquistava la Champions League, ben 45 anni dopo l’ultima Coppa de Campioni e confezionando l’ormai celebre Triplete (con scudetto e Coppa Italia), assolutamente inedito per il nostro calcio. Domenica sera, invece, sempre la squadra nerazzurra veniva annichilita dalla Juventus". Durissima l'analisi del Corriere dello Sport, che porta a galla la gestione sbagliata post-Triplete. "L’Inter del 2009/10, infatti, era una vera e propria corazzata. Nell’estate del 2008, Moratti aveva deciso di ingaggiare l’allenatore più famoso e costoso del mondo, vale a dire José Mourinho. Un anno dopo, seguendo proprio le indicazioni del tecnico portoghese, aveva aggiunto 5 nuovi titolari (Lucio, Sneijder, Thiago Motta, Milito ed Eto’o) a inizio stagione ed un altro (Pandev) a gennaio. Al di là del colpaccio fatto con lo scambio tra Ibrahimovic ed Eto’o (insieme ad un cinquantina di milioni...), gli investimenti di Moratti all’epoca furono corposi, ma non esorbitanti (per Milito e Thiago Motta, oltre al denaro, al Genoa vennero girati pure alcuni giocatori), mentre Pandev sbarcò alla Pinetina addirittura a costo zero. Da quella vetta, però, è cominciata la discesa. L’Inter attuale è il risultato di una serie di scelte che non hanno pagato, come quella di cedere in ritardo troppi campioni, oppure di innesti che non hanno dato i risultati previsti. Lo specchio di questa differenza risulta in maniera evidente anche dal monte ingaggi. Se solo 4 anni fa, si poteva far firmare ad Eto’o un contratto da 10,5 milioni di euro a stagione. Adesso, invece, si aspetta solo di smaltire gli emolumenti più pesanti. Cambiasso, ad esempio, ancora per questa annata si porta a casa oltre 4 milioni netti. Non rinnovando i vincoli con gli 8 giocatori in scadenza, l’Inter taglierà altri 35 milioni. Pereira, invece, è stato ceduto in prestito quasi gratuito al San Paolo per 18 mesi anche per risparmiare i costi del suo stipendio. Da questa nuova politica ne ha beneficiato senz’altro il bilancio: la voce costo del personale, infatti, rispetto al 2010 ha subito una “sforbiciata” di circa un’ottantina di milioni. Tra l’altro, a differenza del passato, si è cominciato a puntare massicciamente su prestiti e comproprietà. L’intero cartellino di Handanovic, ad esempio, è stato acquisito in due estati. Lo stesso accadrà con Icardi. Quelle di Taider e di Belfodil (ora in prestito al Livorno), invece, sono comproprietà libere. Mentre Rolando e Wallace sono arrivati in prestito".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 04 febbraio 2014 alle 09:26 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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