ONANA 7 - La parata nel recupero su Taremi vale da sola la qualificazione, perché arriva in un momento cruciale in cui il Porto attacca praticamente dentro l'area piccola. Prestazione solida, sicura, come un gatto agguanta ogni pallone rasoterra. Una sicurezza tra i pali, un leader per i compagni che sanno di poter contare sui suoi riflessi. Davvero, André non ha mai paura.

DARMIAN 7 - Tra Galeno e Zaidu la vita è tutt'altro che semplice, poi ci si mette anche Barella a costringerlo al fallo tattico da giallo che influenza inevitabilmente il resto della sua prestazione. Ovviamente ricca di cura dei particolari e attenzione alle distanze tra il pallone e gli avversari che si muovono nella sua zona. Poco propenso alla spinta, lascia a Bastoni l'incombenza di salire per non farsi trovare fuori posizione. Nella ripresa si esibisce in alcune chiusure eroiche, con i crampi che lo tormentano. DAL 79' SKRINIAR 6 - Entra a freddo in un finale bollente, mette a disposizione i centimetri e il fisico per opporsi ai tentativi in area dei Dragoes.

ACERBI 7 - Servirebbe una cam su di lui per mostrarla alle scuole calcio dove si insegna il ruolo di difensore ai giovani aspiranti calciatori. Concentratissimo, impedisce a Taremi di vedere la luce del sole e va sistematicamente in anticipo su ogni pallone, facendo ripartire l'azione dell'Inter o semplicemente interrompendo con decisione quella del Porto. Guida con personalità una difesa che concede poco o nulla.

BASTONI 6,5 - Fino a quando deve alzare bandiera bianca per problemi muscolari è totalmente connesso alla partita. Bene nel primo tempo in costruzione a sinistra, puntuale nelle chiusure in una fascia dove il Porto attacca con piacere. Cerca di non sprecare mai un pallone e nel palleggio non mostra alcuna paura del pressing. Qualche fallo necessario per evitare guai peggiori. DAL 74' DE VRIJ 6 - Fa esattamente quello che deve, chiudere su ogni pallone e allontanarlo il più possibile dalla propria area di rigore. Mette anche lui il suo mattone sulla qualificazione.

DUMFRIES 6 - Trasforma una prestazione da 5 in una da sufficienza piena con il salvataggio sulla linea nei minuti finali: come si dice, al posto giusto al momento giusto. L'apice di una prestazione sotto tono, con difficoltà tecniche e tattiche nel primo tempo e fatica a seguire Zaidu e Galeno nel secondo. Decisamente più a suo agio quando contribuisce al fortino nel finale.

BARELLA 5,5 - Sicuramente tra i più attivi in campo, corre e copre la sua zona alternando buone iniziative ad altre fuori misura, come quando sbaglia un passaggio e costringe Darmian a farsi ammonire. Quando viene trovato tra le linee è bravo a ripartire palla al piede, meno nell'esecuzione delle giocate  che con un pizzico in più di cura potrebbero mettere in crisi la difesa portoghese. Prestazione altalenante, tendente al negativo. DAL 74' BROZOVIC 6 - Non riesce a far ripartire l'azione né a congelare il pallone, però abbassandosi contribuisce all'arcigna fase difensiva.

CALHANOGLU 7 - La lucidità fatta a persona, in un contesto molto difficile in cui c'è da mettere più agonismo che fosforo. Il turco però non fa mancare nulla, mantenendo benissimo la posizione e gestendo una marea di palloni in modo oculato, senza farsi prendere dall'ansia. Anche nelle fasi più concitate trasmette serenità ai compagni che potrebbero sfruttare meglio il suo lavoro.

MKHITARYAN 7 - Un solo errore (palla persa salvata da Darmian) in una prestazione di livello internazionale, in cui mostra tutto ciò che un centrocampista moderno dovrebbe fare: giocare tra le linee, difendere il pallone, smistarlo con i tempi giusti e coprendo la propria posizione quando l'avversario spinge. Il tutto fino allo scadere, quando ilserbatoio è in evidente riserva.

DIMARCO 6,5 - Il modo in cui festeggia il salvataggio su Evanilson lascia intendere quanto senta la partita. Sa di non avere Gosens a dargli riposo ma non per questo rinuncia a correre sulla ccorsia mancina, dove spesso viene trovato libero di crossare dai compagni. Pepê ed Eustaquio sono molto offensivi e lo costringono ad abbassarsi, ma a loro volta faticano a seguirlo sui cambi di gioco. Andava sfruttato meglio, da parte sua dà veramente tutto. DAL 70' D'AMBROSIO 6,5 - Piazzato a sinistra, un ruolo che ormai sembrava parte del suo passato, agisce con disinvoltura e fa sempre la cosa giusta, arrivando persino a far espellere il fastidioso Pepê.

MARTINEZ 5,5 - Perde insolitamente gran parte dei duelli in campo, a volte sembra spaesato e non riesce a far viaggiare il pallone come d'abitudine, a causa della fatica a difendere il pallone. Un solo vero blitz, quando ruba palla ma è troppo solo per trovare una soluzione efficace. La brutta copia del giocatore che fa la differenza anche in Europa.

DZEKO 5,5 - Sua la conclusione più pericolosa del primo tempo, nulla di inarrivabile per Diogo Costa. Fisicamente avrebbe anche la meglio di Marcano e Cardoiso, però raramente riesce a produrre sponde pulite per i compagni. Meglio palla a terra, anche se i ritmi troppo bassi non agevolano la rapidità di esecuzione delle ripartenze. Nonostante lo spirito di sacrificio, non una gran serata per lui. DAL 70' LUKAKU 6 - Il suo ingresso crea i presupposti per essere più pericolosi, ma è in difesa sui palloni alti che si rende più utile.

ALL. INZAGHI 7 - A detta di tutti in questi 90 minuti si sarebbe giocato la conferma sulla panchina dell'Inter. Che ancora non è certa, ma un po' più probabile. Porta i nerazzurri ai quarti di Champions League dopo 12 anni e lo fa lasciando a secco l'attacco del Porto sia all'andata sia al ritorno. L'Inter ottimizza al meglio la rete di Lukaku con una prestazione per nulla inzaghiana, solida e attenta alla fase di copertura a costo di creare poco davanti. Poco male, non era la serata da frizzi e lazzi. Reattivo quando inizia a perdere i pezzi, i cambi danno una grossa mano, così come la dea bendata che troppe volte l'ha ignorato.



PORTO: Diogo Costa 6, Pepê 6, Cardoso 6,5, Marcano 6,5, Zaidu 6,5 (dall'85' Wendell sv), Eustaquio 6 (dal 71' Franco 6), Uribe 6 (dall'85' Namaso 5,5), Grujic 6, Galeno 6, Evanilson 5,5 (dal 71' Martinez 5,5), Taremi 6. All. Conceiçao 6



ARBITRO: MARCINIAK 5 - La designazione sembrava potesse lasciar tranquilli, dopotutto ha fatto bene nella finale del Mondiale. Invece applica un metro di giudizio molto personale, particolarmente all'inglese con gli ospiti e molto generoso con i padroni di casa. All'Inter mancano un paio di punizioni dal limite, al Porto un paio di cartellini gialli. E quello a Dzeko ha poco senso. Così come poco senso hanno i 7 minuti di recupero concessi alla fine.
ASSISTENTI: Sokolnicki 5,5 - Listkiewicz 5,5
VAR: Kwiatkowski 6

Sezione: Pagelle / Data: Mar 14 marzo 2023 alle 23:11
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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