"Primo obiettivo per il Milan è tornare in Champions, quindi a marzo bisogna essere in quelle posizioni". Ha esordito così Massimiliano Allegri alla prima uscita mediatica da nuovo allenatore rossonero nella sala stampa di Milanello, dove il tecnico livornese si è presentato alla sua nuova 'vecchia' piazza alla quale ha immediatamente parlato di obiettivi: "Al Milan bisogna sempre avere l'ambizione di ottenere il massimo e mai accontentarsi, avendo grande dedizione nel lavoro. Soprattutto in campionato, dove non è una partita secca, bisogna cercare di viaggiare ad una velocità di crociera. Per ottenere dei risultati bisogna ottenere tot punti, fare gol e prenderne meno: la differenza reti nel campionato italiano ha sempre fatto la differenza, me l'hanno insegnato fin da bambino" ha continuato. 

Quanto sarà di cortomuso il tuo Milan?
"Non è questione di cortomuso. Bisogna partire bene, cercando di tornare in Champions. Tutti dobbiamo avere questo obiettivo in testa. E ci possiamo arrivare solamente con il lavoro. Sono molto fiducioso".

Inter, Napoli, Milan, Nazionale: sei stato molto desiderato...
"Ho scelto il Milan perché ci sono molto affezionato. Quando mi ha chiamato Tare e Furlani, li ho subito incontrati, ero molto entusiasta e in un'ora abbiamo deciso".

Da che certezze si deve ripartire?
"Per quanto riguarda il mercato, c'è Tare che lo monitora e condividiamo le cose tutti i giorni. Le uscite, tra cui Theo e Reijnders, sono state condivise. Oggi ho 25 giocatori e sono molto contento di chi ho a disposizione. Poi le cose vanno fatte piano piano, l'importante è lavorare bene per essere pronti per il 17 agosto. Magari nessuno ne parlerà, ma per noi è molto importante perché è da dentro e fuori".

Può fare come il Napoli di Conte?
"Io ciò che posso dire è che quando si lavora il Milan bisogna avere tutti l'ambizione di ottenere il massimo dei risultati. Quindi bisogna lavorare con l'ambizione di ottenere il massimo. Poi, se a marzo saremo bravi per essere nelle migliori posizioni del campionato, vedremo. Ma ora non serve a niente dire 'Vinceremo il campionato'... Dobbiamo invece essere molto responsabili, molto concreti".

Ha incontrato la proprietà? Che messaggio manda ai tifosi che sono delusi?
"L'ho incontrata. È stato un pranzo piacevole, sono stato molto contento. Per quanto riguarda i tifosi la cosa più importante che dobbiamo fare è lavorare bene, giorno dopo giorno: l'unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è quello di lavorare bene, con responsabilità e professionalità. E cercare di ottenere risultati, che è la cosa che conta di più nel calcio. I tifosi dovranno darci una mano, avremo bisogno di loro assolutamente".

La parola scudetto deve diventare un obbligo, un ossessione di questa squadra?
"Puntare allo scudetto è un proclamo che serve più a voi per scrivere. Essendo in un grande club come il Milan tutti devono avere l'ambizione di ottenere il massimo, poi parleranno i giocatori. Il campionato non mente, ogni giorno devi essere lì a lavorare e ogni domenica devi essere lì a lottare per i tre punti. Ma di questo se ne può parlare solamente a marzo. Fino a marzo bisogna costruire per i mesi finali".

Sezione: News / Data: Lun 07 luglio 2025 alle 14:07
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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