"Classico successo interista alla vecchia maniera. Lasciare che gli avversari pressino e si stanchino; restare aggrappati ai guantoni del portiere; sperare che il numero 9 là davanti metta dentro la palla giusta, meglio se sporca perché più gustosa". E' questa l'analisi di Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport in merito all'ennesimo trionfo della banda Spalletti. "Il primo e l’ultimo gol alla Sardegna Arena li ha segnati Icardi, reti arrivate da lontano, figlie della stirpe dei grandi centravanti nerazzurri: Boninsegna, Altobelli, Serena, Vieri, Ronaldo, Ibrahimovic, Milito, per citare i primi grandi «nove» nerazzurri che ci ritornano in mente, senza addentrarci nell’archeologia e risalire fino a Meazza. Per una notte Icardi ha raggiunto Immobile in cima alla classifica cannonieri. Finora ha realizzato 15 gol, oltre la metà del totale interista (28). Forse sarà il caso di alzare la sua clausola per l’estero, adesso di 110 milioni. Al prezzo attuale c’è il rischio che Real o Bayern o qualche altro club col portafogli gonfio faccia il bonifico e ciao. È facile vendere un grande centravanti, più difficile trovarne subito un altro dello stesso valore: in prospettiva Champions League, l’Inter farà bene a blindare Maurito, anzi a edificare il futuro attorno a lui. Parliamo di un attaccante 24enne. Probabile, per non dire certo, che per Icardi il meglio debba ancora venire".

Sezione: News / Data: Dom 26 novembre 2017 alle 10:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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