Intervistato dal sito FantaMaster, Nicola Ventola, ex attaccante di Inter e Bari tra le altre, ha ricordato alcuni momenti della sua carriera, parlando anche del suo debutto con la maglia nerazzurra al Sant'Elia di Cagliari alla prima giornata della stagione 1998-99: "A 20 anni sono entrato dalla panchina, entriamo io ed Andrea Pirlo al posto di Roberto Baggio e Ivan Zamorano. Io conoscevo solo Bari, ero tifoso del Bari e avevo un po’ paura di questo nuovo mondo sconosciuto. Ho fatto doppietta alla prima partita e mi sono innamorato di quell’ambiente, sono diventato interista dentro. Il mio rimpianto più grande? Sicuramente lo Scudetto del 2002, tutta la prima parte del campionato ho giocato con Mohamed Kallon e quella vittoria la sentivo mia. E poi mi manca l’esordio in Nazionale, ci sono andato vicino". Tra i tanti compagni avuti durante l'esperienza interista, Ventola ricorda in particolare Alvaro Recoba: "Siamo stati insieme all’Inter e al Torino. Il Chino mi massacrava alla PlayStation, mi faceva annusare la vittoria e poi mi batteva sempre. Alvaro canta bene, ieri ci siamo sentiti e mi cantava “Dove e quando” di Benji e Fede”.

Il legame più forte, comunque, rimane quello con la squadra biancorossa: "Le emozioni più belle della mia vita calcistica sono a Bari. Quello era il sogno di diventare protagonista della squadra che andavo a vedere da bambino con papà. Mi sentivo importante e amato. Sapevo l’importanza dei derby e a Lecce ho segnato un gol e mi sono procurato un rigore. Nel 1998 non me ne volevo andare, per me esisteva solo Bari. I soldi sono importanti, ma all’epoca non me ne fregava niente di andare a guadagnare di più all’Inter. Ho avuto parecchie discussioni con Antonio Matarrese perchè non volevo andare”.

Sezione: News / Data: Dom 29 marzo 2020 alle 20:55
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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