"Il progetto delle seconde squadre marcisce in qualche cassetto da almeno quattro anni. Dopo la figuraccia degli azzurri in Sudafrica nel 2010, l’allora vicepresidente federale Demetrio Albertini lanciò la proposta mutuata dalla Spagna, lui che la cantera blaugrana l’aveva conosciuta da vicino. L’idea era di far crescere i giovani dei club di Serie A in un contesto competitivo, all’interno di una lega inferiore. Più specificamente la Lega Pro. Un anno e mezzo fa la Lega di A ha istituito un tavolo tecnico per discutere sul tema: molti club, tra cui Juventus, Roma, Inter, Napoli, si sono battuti per formulare una richiesta ufficiale in Figc. Ma non si è andati oltre, anche perché sarebbe stato inutile". Lo spiega la Gazzetta dello Sport. Infatti, secondo lo statuto federale, una riforma del genere richiede il consenso della lega interessata e la Lega Pro avrebbe ovviamente opposto il veto, come confermato più volte dal presidente Mario Macalli. La rosea, poi, abbozza un undici ipotetico per le squadre B delle big. "L’Inter ad esempio non manderebbe Longo e Benedetti a Cagliari: avrebbero un posto fisso nell’altra squadra". Oggi giocherebbe così (3-4-3): Di Gennaro (93); Donkor (95), Bianchetti (93), Benedetti (92); Mbaye (94), Crisetig (93), Tassi (95), Alborno (93); Belloni (94), Longo (92), Garritano (94).

Sezione: News / Data: Mer 09 luglio 2014 alle 17:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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