Nella chiacchierata con TopSkor, Erick Thohir ha avuto anche il tempo di analizzare il calcio indonesiano in relazione a quello dei continenti più sviluppati. ''Vorrei avere elementi indonesiani nel mio club, è chiaro, però l'esperienza m'insegna che per essere in grado di giocare in Europa hanno bisogno di una carriera diversa, quindi per loro è più facile approdare negli Usa. Gli esempi di Syamsir Aland e Andik Vermansyah sono eloquenti. Negli Usa, a livello fisico sono al top, mentre in Europa c'è un livello massimo su ogni piano, sia fisico che di abilità. Qui il ragazzo arriva in Prima squadra dopo un percorso di maturazione che lo perfeziona in ogni aspetto. I ragazzi indonesiani, invece, fanno affidamento solo sul mero talento e peccano negli altri campi''. Eppure a livello di giovanili, il calcio indonesiano riesce a competere in ambito internazionale. Poi casa accade? ''Succede che si perdono per strada nel momento di far il salto di qualità. Ora noi dobbiamo avere l'umiltà di imparare come hanno fatto Giappone e Corea del Sud. Fin da piccoli, bisogna cambiare la dieta, la postura e indirizzare le qualità. Solo così si può ridurre il gap con l'Europa''. E non solo. ''Non basta questo. Ci deve essere anche un livello adeguato di scuola calcistica alla base. Guardiamo il Portogallo: dopo la generazione dei Figo e dei Rui Costa, adesso c'è il solo Ronaldo. Per questo dico che il coaching giovanile deve ricevere un'attenzione particolare affinché non si depauperi il materiale umano a disposizione. Il successo dell'Under-19 dovrebbe essere un punto di partenza per riformare il sistema, perché potrebbe accadere di non avere un'altra generazione di talenti come questa''.

Sezione: News / Data: Ven 18 luglio 2014 alle 11:44 / Fonte: TopSkor
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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