Intervistato da Centro Suono Sport, Andrea Stramaccioni, ex tecnico di Inter e Udinese, esprime il suo punto di vista sui discorsi legati alla prosecuzione dell'attività agonistica: "Il calcio è la terza-quarta industria del Paese, posso comprendere che fermarsi sia un danno. Ma se il calcio continua a parlare di calcio in un momento così, fa una bruttissima figura. Ora non frega niente a nessuno, si parla di salute con 700-800 persone al giorno che muoiono. Quando stiamo bene si riprende: ci dobbiamo fidare di chi ci guida. In Cina è ricominciato. Io penso a mio padre, ai miei figli. Il calcio tornerà, ma dopo le industrie, chi rischia di perdere il lavoro, chi è in cassa integrazione. I giocatori con cui ho parlato io e che ho allenato, sono tutti consci e impauriti. È una sensazione di spiazzamento, hanno 25 giorni per rientrare in forma. Non si può tornare il lunedì e giocare la domenica, alla seconda partita rischi di stirarti o di romperti il ginocchio. Io come papà e come figlio sono preoccupato. Noi siamo anche degli stra-privilegiati, se facciamo dichiarazioni sbagliate facciamo brutta figura. C’è la persona che oggi non lavora, non sa come pagare l’affitto o sta facendo la richiesta per i 600 euro…". 

Sezione: News / Data: Gio 02 aprile 2020 alle 17:04 / Fonte: ForzaRoma.info
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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