A due giorni dalla finale di ritorno contro l'Atalanta, che potrebbe valere il secondo scudetto in altrettanti anni di militanza nella Berretti dell'Inter in qualità di allenatore, Sergio Zanetti, tecnico della formazione giovanile interista, si confessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport di Milano e Lombardia. Dopo aver esaltato il lavoro del gruppo e dello staff tecnico, Zanetti rivela quelli che sono i suoi segreti nel lavoro: "Credo nel dialogo e nell'esempio, il primo a dover rispettare le regole sono io. Questa è una categoria particolare, non sono più dei ragazzi, devono crescere in campo e non solo, diventare professionisti". 

Zanetti senior è pronto a scommettere su uno dei suoi ragazzi, il ghanese Isaac Donkor: "Diventerà un grande giocatore. Non ha solo doti tecnico-atletiche, ma è anche un ragazzo umile, serio, che si applica. Beppe Bergomi dice che non averlo con noi sarebbe un vantaggio per la sua Atalanta? Sono d'accordo, però sabato giocherà...". Infine, Sergio svela un piccolo aneddoto legato al soprannome Pupi: "Era mia moglie Silvia che chiamava così me. Poi, un mio compagno al Deportivo Espanyol l'ha sentita e ha iniziato ad usarlo, così gli allenatori. Che poi sono passati al Banfield, dove giocava mio fratello Javier. Siccome c'era altra gente che si chiamava come lui, hanno iniziato a usarlo per lui". E sempre a proposito del fratello, Sergio si dice sicuro che il suo rientro in campo arriverà prima del previsto: "Se lo cerchi lo trovi in palestra a lavorare, adesso. Ferie o non ferie, è sempre lì. Lui ha un carattere ottimista, tornerà sicuramente, anche prima del tempo...". 

Sezione: News / Data: Gio 30 maggio 2013 alle 14:51
Autore: Christian Liotta
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