Ufficialmente in carica dallo scorso primo luglio, Pasquale Sensibile, direttore sportivo con esperienze nel calcio italiano di Serie A, racconta ai microfoni di Radio 1 Sport il suo nuovo ruolo di International Relationship Manager della P&P Sport Management, l'agenzia di Federico Pastorello, deus ex machina di alcuni degli ultimi movimenti di mercato dell'Inter. 

Lei è il direttore sportivo di un'agenzia di management sportivo, come nasce la scelta di una nuova vita di questo tipo?
"E' una bellissima opportunità e una grande sfida, che nasce da un rapporto personale profondo. Quando Pastorello iniziò la sua carriera fui uno dei primi assistiti, poi durante il mio percorso post carriera ho lavorato per l'Hellas Verona presieduto dal padre, quindi questa sfida poggia le basi su un rapporto personale di stima reciproca. Poi Federico stava cullando l'idea di creare una struttura simile a quella dei club con figure che si preoccupassero di tutti gli ambiti dell'attività.  Dopo 17 anni nei club, ho ritenuto sufficientemente sfidante questa avventura".

Dove volete arrivare con questa nuova struttura?
"Per quanto mi risulta, alcune agenzie hanno provato ad avvalersi di osservatori o contatti che segnalassero buoni profili. Al di là di quello che fanno gli altri, so che la famiglia Pastorello e Federico in particolare hanno l'istinto di puntare molto in alto con una visione molto proiettata in avanti. I procuratori si dice che tendono a sottrarre risorse al sistema, in questo caso siamo davanti ad un esempio pratico di chi reinveste nel sistema per qualificarlo e migliorarlo. C'è anche chi si occupa di comunicazione nella nostra agenzia, oltre ad altri collaboratori che hanno una loro vita ma che fanno capo alla persona che ci guida in questo percorso".

Cosa ti attende nel futuro?
"Di sicuro tanto lavoro, e questo mi entusiasma. Mi trovo a volte in alcune situazioni dove la mia forma mentale mi porta a fare valutazioni e il mio punto di osservazione è cambiato. Si tratta di raccogliere le informazioni relative al parco assistiti e le sollecitazioni che vengono dall'esterno. Vogliamo rendere ai club e agli assistiti un servizio più affidabile e serio possibile". 

C'è l'impressione in questo calcio che ci sia una maggiore spinta verso le plusvalenze, come lo vedi questo calciomercato?
"Adesso dire una data di inizio e fine del calciomercato mi sembra inopportuno, il mercato ormai ha luogo 24 ore al giorno per 365 giorni. L'aspetto delle plusvalenze impone attenzione per tutti i club, forse si tende a enfatizzare questo aspetto e questa enfatizzazione può portare fuori strada. Come in ogni situazione ci sono cose fatte bene e meno bene, ma ci si deve muovere nell'ordine della logicità e della sostenibilità. Io credo che il livello dei nostri dirigenti deve essere l'elemento rassicurante".

Da addetto ai lavori, qual è sin qui il colpo migliore del mercato?
"Me la cavo con una battuta, sarà il prossimo che farà Federico. Magari avrò detto la verità a posteriori. Lukaku? Lo dite voi...". 

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Sezione: News / Data: Gio 04 luglio 2019 alle 16:46
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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