Zlatan Ibrahimovic si associa a Kakà e dall'Italia vola verso la Spagna, direzione Barcellona. E' il segnale del totale ridimensionamento del calcio italiano, per il quale il confronto coi colossi di Spagna e Inghilterra è diventato ormai insostenibile? A detta di Mario Sconcerti no. Secondo l'editorialista del Corriere della Sera, le due cessioni eccellenti vanno semmai lette secondo un'altra chiave: ovvero, che a subire questa situazione non è il calcio italiano nel suo complesso, ma solo Inter e Milan: "E' la fatica che fanno le sue grandi famiglie a tenere dietro a soluzioni industriali diverse".

Secondo Sconcerti, "a fare la differenza sono arrivati gli americani, i russi, gli sceicchi, gli imperi televisivi, quelli assicurativi, le vere multinazionali, e sono andate da altre parti. Hanno reso ricchissimo il piatto, la posta è ormai insostenibile. Anche Milano deve alzarsi dal tavolo. Le ricchezze leggendarie di Moratti e Berlusconi non bastano. Negli ultimi tre anni Moratti ha ricapitalizzato per quasi 500 milioni, una cifra pazzesca. Arriva il momento in cui bisogna dire basta. Ibrahimovic è stato quel momento...".
 

Sezione: News / Data: Lun 20 luglio 2009 alle 17:04 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Christian Liotta
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