"Siamo al giro di boa, a un momento di verifica della stagione, di un cammino nuovo partito con una squadra giovane e un allenatore nuovo: il mio primo bilancio è soddisfacente", a parlare così è Andrea Stramaccioni, ospite di Prima Serata su Inter Channel. Nell'intervista, che andrà in onda alle ore 21, il tecnico della Primavera racconta di quanto senta sempre più suoi i colori nerazzurri e dell'orgoglio di rappresentarli: "Sono romano e la mia genesi passa attraverso 6 anni di Roma, ma l'Inter mi ha conquistato, a partire dalla forza con cui mi ha voluto per arrivare all'empatia che si è creata. Aver conosciuto il presidente Massimo Moratti è un qualcosa che m'incanta: ha speso parole bellissime per me e io cercherò di ripagarlo in tutti i modi per la fiducia. Questo vale per lui ma anche per Ernesto Paolillo, Piero Ausilio e Roberto Samaden, con cui ho la fortuna di lavorare. Io darò il 101% per questi colori che sento sempre più miei. Sono felice qui e super concentrato su questa avventura".
Stramaccioni crede molto nel valore dei suoi giocatori, tanto da essere sicuro che "sentiremo parlare dei nostri giovani: alcuni - almeno 5 o 6 - sono convinto che un giorno, non troppo lontano, si uniranno alla prima squadra o comunque entreranno a far parte del grande calcio. Ma bisogna avere pazienza, perché se no il rischio è di bruciarli. L'Italia è una nazione in cui, rispetto all'estero, il passaggio immediato di un giovane in un grande club è più difficile".

Per i suoi ragazzi, poi, un consiglio, dettato da una consapevolezza: "La gestione della prima notorietà - come quella che si può avere se fai parte della Primavera dell'Inter - non è facile, rischi di sentirti bravo e di eccedere, se hai l'onore di vestire questi colori: questo, lo dico sempre ai ragazzi, è un punto di partenza, non di arrivo. Non devono dimenticarselo e devono fare dello spirito di sacrificio un dovere".

Stramaccioni esprime poi i suoi sentimenti più profondi, a partire dal "forte rammarico per l'eliminazione dal torneo di Viareggio", per poi raccontare la concentrazione con cui ci si appresta alla fase finale della Next Generation Series: "Una sorta di Champions a livello giovanile, in cui ci siamo trovati di fronte a talenti incredibili ma pure messo in mostra i nostri. La Next apre grandi orizzonti: va dato merito a Ernesto Paolillo che ci ha creduto fermamente. E ora sotto con questa fase finale: di nuovo a Londra dopo quei 7 gol in quella prima sfida della Next... Il calcio è anche questo: forse un segno del destino? (sorride il tecnico, ndr). Non si deve mai mollare, infatti noi ci siamo e pure a testa alta".

A testa alta in Europa ma anche in campionato, perché "abbiamo una fame incredibile e lo dimostreremo. Non abbiamo avuto continuità ma stiamo lavorando perché questo invece accada", spiega il tecnico della Primavera, che guardando al futuro vede nerazzurro: "Non mi muoverò da questa panchina finché non faremo bene, finché non vinceremo qualcosa insieme, anzi, molto. Sono felice qui, la mia prima squadra è questa Primavera".

Sezione: News / Data: Gio 23 febbraio 2012 alle 16:12 / Fonte: Inter.it
Autore: Christian Liotta
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