"Nel nostro dna c'è una piccola dose, o forse qualcosa di più, di sana, lucida follia; l'Inter è genio e sregolatezza, l'Inter è sofferenza, l'Inter è dolore, l'Inter è estasi. Dall'Inter ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Vittorie impossibili e tonfi clamorosi, partite della vita e passaggi a vuoto inimmaginabili". Dal vangelo secondo Javier Zanetti. E se a dirlo è Javier Zanetti, capirete facilmente il perché tali parole possano essere serenamente considerate una sorta di vangelo. La creatura solitaria di cui parla l'oggi vice-presidente interista è questa cosa qui: un ottovolante di emozioni che si incontrano e si scontrano continuamente e mandano a farsi benedire ogni tipo di ragionamento logico, pensabile e impensabile. Avrà dunque ragione Pupi: ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto, la vittoria con la Juventus che riprende entusiasmo e classifica alla quale fa da contraltare la sconfitta col Bologna che finisce ad essere una sorta di estrema unzione. La squadra di Inzaghi torna a rispondere a detrattori, classifica e Milan qualche giorno dopo in casa dell'Udinese ma la vittoria della Dacia Arena è solo una parentesi di momentanea serenità e ieri con l'Empoli il "tutto e contrario di tutto" trascina la squadra di Inzaghi all'apice di una follia incredibile, a tratti allucinante, di sicuro inestirpabile, con buona pace di chi ha persino chiesto di cambiare l'inno.
TONFI CLAMOROSI - Se c'è un cliché in aria, la certezza numero uno è che l'Inter ci cadrà in pieno: a partire dall'inflazionatissimo luogo comune del gol dell'ex. Gol che Andrea Pinamonti, neanche troppo ex ma ancora di proprietà del club di Viale della Liberazione e in prestito ai toscani, timbra al 5' minuto. Rete che qualcuno ha persino definito spaziale ma i veri complimenti vanno alla squadra di Andreazzoli tutta che con tanto di costruzione dal basso, uscendo da una situazione di potenziale pericolo, inchioda i campioni d'Italia, caduti esterrefatti (ma in negativo) nel tranello dei toscani. Lancio lungo a cercare Zurkowski, gran galoppata palla al piede del polacco che mette in mezzo per Pinamonti (che contestualmente all'esterno col 27 sulle spalle ha accompagnato l'azione fino a fiondarsi letteralmente in area): allungo a mo di elastico e sberla al pallone e ai 69mila presenti di San Siro ammutoliti per lo shock. Non è possibile, avvio ancora tragico al quale si fa fatica a credere, ma per buona mezz'ora in campo sembra esserci la brutta della brutta copia dell'Inter: svogliati, disattenti, in palla, privi di idee e totalmente slegati l'un l'altro e credere allo scempio è un doveroso atto di rispetto per se stessi. Disorganizzazione che sapeva di anarchia e per un attimo leggere l'identità di gioco veniva complicato persino ai più svegli. Anarchia mista a paura che ha fatto dei primi tentativi di reazione un effetto contrario che annichiliva ogni parvenza di cinismo, utopico sotto porta e che al contrario porta i nerazzurri a subire il raddoppio cinque minuti dopo il gol di 'Pina'. Doppio vantaggio firmato da Zurkowski annullato però per offside che rende ai padroni di casa una boccata d'ossigeno che l'ennesimo errore di Handanovic aveva definitivamente tolto. La situazione però non cambia e se nei diciotto minuti successivi all'offside del polacco si intravede uno spirito d'iniziativa che rincuora, al 23esimo Manganiello serve alla squadra la possibilità di risveglio fischiando fallo di rigore su Nicolò Barella da parte di Parisi che tocca sì il centrocampista sardo ma nel momento dello scippo del pallone non commette mai irregolarità. Banti al VAR se ne accorge, chiama il direttore di gara al monitor che non può che annullare il rigore. Possibilità di riprendere il risultato rimandata e al contrario, a sparare ancora nelle gambe dei nerazzurri sono gli ospiti: temerari e orgogliosi come la storia recente insegna, e al 28esimo arriva Asllani che affonda ancora una volta Handanovic e sottoscrive lo 0-2 dell'Empoli a San Siro. Non ci si può credere, aridaje! E quando pensi di non pensare più, di non poter più reggere la forza d'urto di pensiero e consapevolezze che ti assalgono sul doppio svantaggio, l'Inter fa l'Inter.
FOLLIA E PARADOSSO nel pomeriggio di San Siro, dove una squadra scarica quasi di iniziativa, comparsa a tratti a qualche minuto dalla mezz'ora ma senza essere mai riuscita ad essere davvero graffiante, ritrova verve proprio nell' 'ormai non c'è più niente da fare'. Dopo il 2-0 degli ospiti e diversi episodi che lasciavano pensare ad una giornata no e 'tutto' sembrava ad un passo dall'archiviazione, l'Inter non ci sta e anziché gettare la spugna, al netto di chi pensava fosse già successo, torna ad imbeverla di spirito di gruppo e rialza testa e asticella. Continua a pressare, a cercare l'area avversaria e a schiacciare la squadra di Andreazzoli costretta ad indietreggiare sempre più sotto i colpi di un'Inter che non sembra poi stare così male e proprio su pressione fisica e psicologica insiste. Sereno e mai affrettato giropalla sotto la direzione magistrale di un inesauribile Hakan Calhanoglu che 'vede da lontano' la porta di Vicario e fa in modo di avvicinarla facendo salire i compagni e alzando il baricentro della squadra. Perisic, Dimarco, Calhanoglu, Correa, tutti presenti all'appello del primo gol, confezionato da Dimarco che con un cross da destra pesca lo sfortunato Romagnoli, che nel tentativo di spazzarla infila nella sua porta, ma prodotto da tutti i giocatori di cui sopra. L'Inter si sveglia e, più che ritrova, trova per la prima volta in partita il segnale di vittoria. Segnale arrivato non troppo forte sugli spalti quantomeno non nell'immediato ma captato e come da Lautaro Martinez: incontenibile e indomabile.
IL TORO FA TUTTO -. E per tutto intendiamo tutto: incarna a pieno l'animo interista della partita e se ne fa portabandiera. Primi minuti di snervanti cincischi e difficoltà nel trovare la porta, spreco di occasioni che fanno esclamare continui "perché?!?" di disperazione e sofferenza che trovano l'esatto contraltare poco dopo. Col passare dei minuti, esattamente come la Beneamata, il diez di Bahia Blanca si carica di garra che raggiunge il livello più alto e l'esplosione non al 40esimo, in occasione del primo dei due gol della giornata, ma al 65esimo, quando dopo una serie di eventi sfortunati nel giro di trenta secondi che hanno izzato un muro apparentemente invalicabile dai padroni di casa sulla via della porta di Vicario, si fa trovare reattivo e rabbioso al centro dell'area. Mischia di maglie blu e bianche che non disorientano minimamente il Toro che si guarda intorno, vede spizzare verso di lui un pallone che sa non può sbagliare, calcia di prima, quasi d'istinto ed è l'istinto giusto. Barella in mezzo a cercare Correa che di testa non arriva e lascia sfilare sui piedi di Fiamozzi che nel tentativo di liberare l'area serve proprio Lautaro che batte uno spaesato e quasi incolpevole Vicario. Esultanza rabbiosa che la dice lunga quella dell'argentino che finisce per farsi ammonire per essersi letteralmente denudato sotto l'esplosivo urlo del suo popolo, in visibilio e goduria che fanno presto a lasciare il posto all'improvvisa ansia del "ma quando finisce sta partita?!?" che il signor Alexis Sanchez, dopo essersi divorato un clamoroso gol a porta praticamente vuota, per fortuna disintegra. Dzeko serve, il Niño imbuca: 4-2 e game over al Meazza, dove l'Inter soffre, muore, resuscita e porta all'esasperazione milioni di tifosi, ancora appesi al sogno seconda stella come nella trappola di un cinico e sadico gioco di resistenza.
Ma l'Inter come Woody Allen non è affatto simpatica e come direbbe Boris in 'Basta che funzioni', "non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me e per essere chiari questo non è un film da 'oh quanto mi sento bene'. Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, beh, fatevi fare un massaggio ai piedi".
Altre notizie - Focus

Altre notizie
- 10:38 Hamsik dice addio al calcio giocato: "Tante squadre mi volevano, anche l'Inter"
- 10:23 TS - Leoni-Inter, spunta lo scenario 'sconto e prestito'. Smentite le voci su Acerbi e l'Al Hilal
- 10:09 GdS - Non solo Calhanoglu: tanti interisti a rischio cessione. Sondaggi per Buchanan: può portare 15 milioni
- 09:55 CdS - Sucic modello Barella: il croato e il sardo due delle quattro certezze del nuovo centrocampo
- 09:40 CdS - Bonny-Inter, firma su un quinquennale: le cifre. Al Parma anche una percentuale sulla futura rivendita
- 09:26 GdS - Da Sucic e Luis Henrique fino a Bonny (e Leoni?): Oaktree vuole ringiovanire con talenti di valore
- 09:12 CdS - Ter Stegen-Inter, nessuna conferma: la staffetta tra Sommer e Martinez è programmata da tempo
- 08:58 CdS - Ancora nessuna offerta per Calhanoglu: Inter in attesa. Richard Rios più facile di Ederson, Frendrup e De Winter...
- 08:43 GdS - Frattesi si opera e 'vede' il futuro: aumentano le possibilità di permanenza all'Inter
- 08:29 GdS - Inter, ritiro diviso in due slot di arrivi: ecco quando Chivu ritroverà la squadra al completo
- 08:15 GdS - Calhanoglu-Inter, si va verso il divorzio: c'è l'ultimatum al turco. Ederson gradirebbe il trasferimento
- 00:22 Il Real Madrid soffre ma batte il Borussia Dortmund, ora se la vedrà con il PSG
- 00:00 Lautaro Martinez: capitano criticato, certezza resistente a dolori e tempeste
- 23:50 Infortunio grave per Musiala, Neuer attacca Donnarumma: "Intervento evitabile e mancato fair play"
- 23:35 Dalla Spagna - Dopo il no di Nico Williams il Barcellona vira con forza su Dumfries: le ultime
- 23:20 Diogo Jota e il fratello André morti in un incidente stradale, Mourinho: "Penso solo ai figli, alle mogli e ai genitori"
- 23:05 Lucarelli sul futuro di Kean: "Se vuole sistemare la sua famiglia, accetti l'offerta araba"
- 22:50 Allarme Marchisio: "Poco spazio per gli italiani. La soluzione? Limitare gli stranieri dalle giovanili"
- 22:35 La convinzione di Braglia: "Inter in difficoltà, anche la Juve mi sembra abbia molti problemi"
- 22:20 Movimenti di mercato, Martorelli: "L'Inter aveva già fatto acquisti, è in piena evoluzione"
- 22:05 Lucumi, per ora nessun club si è fatto avanti con la clausola. Intanto i felsinei si cautelano
- 21:50 Cagni sullo Scudetto del Napoli: "Rosa non paragonabile a quelle di Inter e Milan. Ma con Conte..."
- 21:35 La Commissione Europea mette nel mirino Piracy Shield: diverse le criticità segnalate
- 21:21 Crespo compie 50 anni, gli auguri dell'Inter: "Pezzo importante della storia nerazzurra"
- 21:06 I social fanno parte del gioco: Calha sbaglia, Thuram cerca il riscatto. Ma è il baby Esposito a dare una lezione a tutti
- 20:52 Porta Inzaghi all'Al Hilal, ora Pastorello esulta per Bonny all'Inter: "Sei una stella nascente"
- 20:37 Bonny-Inter, le cifre dell'affare: ecco l'impatto dell'operazione sul bilancio nerazzurro
- 20:23 Dal like al post di Calhanoglu al benvenuto "esplosivo" per Bonny: Thuram inverte la tendenza social
- 20:08 Doué e Dembelé decisivi, il PSG esulta: Bayern piegato, la semifinale è realtà. Infortunio shock per Musiala
- 19:55 La Nazione - Fiorentina, discorsi avviati per Sebastiano Esposito. Ma la viola deve prima cedere Beltran
- 19:41 Skriniar, porticina aperta al Napoli: "Mi piacerebbe giocare un giorno con Lobotka"
- 19:26 Corriere di Bergamo - Inter pronta a cedere quattro pedine pur di avere Ederson: i dettagli
- 19:12 St. Johnstone, Franczak: "Zielinski è il mio idolo, grande calciatore e modello di lavoro"
- 18:57 Un altro Recoba in Serie A? Jeremia, figlio del Chino, è finito nel mirino del Lecce
- 18:43 SM - Intrigo Calhanoglu: nessuna volontà di lasciare l'Inter. Ma anche nessun chiarimento con Lautaro
- 18:29 Inter in Supercoppa Italiana, sarà riprogrammata la gara col Lecce: già individuate le date
- 18:15 Inter U23, gruppo squadra in via di definizione: altri due giocatori pronti a entrare nella rosa di Vecchi
- 18:00 Arnautovic-Rapid Vienna, il DS Katzer ora frena: "Al momento non è la nostra priorità"
- 17:45 Ter Stegen-Inter, Romano smorza le voci: "Il Barça non dovrebbe tenerlo, ma ad oggi non risultano contatti"
- 17:32 La Nazione - Alexiou, i sondaggi dalla Serie B continuano: anche lo Spezia contatta l'Inter
- 17:17 Primavera 1, ufficiali gli orari delle prime quattro partite: l'Inter debutta a Monza il 16 agosto alle 18
- 17:03 Vilhjálmsdóttir: "Un'emozione per me poter giocare con l'Inter. La firma? Qualche settimana fa"
- 16:48 Costacurta: "Chivu pronto per avere successo all'Inter, potrebbe vivere una stagione straordinaria"
- 16:34 Da Bernabé a Sohm, tanti giocatori del Parma salutano Bonny. Lo svizzero: "Ti vorrò bene per sempre"
- 16:19 Aristizabal: "Qualche club in Europa sta cercando Rios. Però le società brasiliane pagano bene"
- 16:05 Il Fluminense elimina anche l'Al Hilal di Inzaghi, Portaluppi: "Ho preparato la squadra come ho fatto contro l'Inter"
- 15:52 "Un bambino con un sogno": Bonny pubblica una foto che è quasi un segno del destino
- 15:37 SM - Non solo l'Al Hilal su Acerbi: il Gala ha deciso di farsi sotto, prima offerta all'Inter per Calhanoglu
- 15:08 Leoni, l'unico obiettivo è... la maturità: "Più difficile l'orale su Pirandello che giocare. Futuro? Per ora resto dove sono"
- 14:52 videoL'Inter accoglie Bonny sulle note della nuova hit dance francese 'Ange'. L'invito del club: "Premi play"
- 14:38 L'Inter ufficializza l'arrivo di Bonny: arriva il like di approvazione di Leoni
- 14:24 Bonny è un nuovo giocatore dell’Inter. Il saluto social del Parma
- 14:10 Kroos: "Finale di Champions difficile e triste per l'Inter. Ma va considerato il cammino e lo vedo positivo"
- 13:56 TS - Sommer nei pensieri del Galatasaray, ma non è il primo nome in lista. E l'Inter...
- 13:42 Dalla Spagna - Sommer via? L'Inter pensa a Ter Stegen: il Barcellona può liberarlo a costo zero
- 13:28 Corsera - Sommer gela il Galatasaray, per Calhanoglu c'è una sensazione. Dumfries-Barça, il FFP complica tutto
- 13:18 Bonny: "Felice di ritrovare Chivu. Ho molta fame, Inter grande opportunità. Voglio imparare da Lautaro e Thuram"
- 13:14 "È arrivato il momento delle presentazioni": l'Inter annuncia Bonny anche sui social
- 13:00 Richard Rios allontana il mercato: "Futuro? Solo speculazioni, non è ancora arrivato nulla"
- 12:45 Mondiale per Club, il Chelsea raggiunge il Fluminense in semifinale: Palmeiras ko
- 12:30 Fanatik - Calhanoglu non cambia idea: vuole il Galatasaray e l'ha ribadito ai dirigenti dell'Inter. Primi contatti tra club
- 12:15 SM - Inzaghi vuole Acerbi all'Al Hilal: primi sondaggi del club arabo, situazione da monitorare
- 12:00 TS - Dumfries preoccupa i tifosi dell'Inter, ma al momento due cose tranquillizzano Marotta
- 11:45 CdS - Baccin il responsabile, Vecchi l'allenatore: tutto pronto (o quasi) per la nascita dell'U23
- 11:30 GdS - I giorni delle clausole: Inter su Kean (difficile), Dumfries piace al Barça e in Premier
- 11:16 CdS - Priorità alla mediana, nodo Leoni e il quinto attaccante. Le linee guida del mercato di Marotta
- 11:05 UFFICIALE - Ange-Yoan Bonny è un nuovo giocatore dell'Inter: arriva a titolo definitivo dal Parma. La nota del club
- 11:01 GdS - Inter, raduno tra il 27 e il 28 luglio. L'ultima amichevole sarà col Monza
- 10:47 GdS - Chivu nuovo leader: si è preso l'Inter nella riunione di Charlotte e si è affermato come guida del gruppo
- 10:36 CdS - Il Galatasaray fa sul serio per Sommer. Asllani, Bisseck e Frattesi gli altri in partenza e occhio alle operazioni minori