Siamo a pochi giorni dal match più importante della stagione dell’Inter, ovvero la gara con il Chelsea e Josè Mourinho, intervistato dalla rivista inglese Nuts, coglie l’occasione per caricare la settimana d’avvicinamento con un’intervista al pepe che sicuramente brucerà a qualcuno. Primo bersaglio di tale intervista è il suo ex club, il Chelsea: “Se non mi avessero cacciato, sicuramente a quest’ora il club avrebbe continuato a vincere; non è un caso che le loro vittorie si siano fermate dopo che me ne sono andato io; tra me, il club ed i tifosi vi era un grande rapporto, visto che abbiamo vinto tutto subito, perché con un presidente come Abramovich, non si possono fare progetti a lungo termine, si deve vincere subito altrimenti sei fuori”, ha detto lo Special One, che tira una piccola frecciatina a Carlo Ancelotti ed all’intero sistema del calcio italiano: “Non è un mio amico e questo di certo non cambierà. In Inghilterra se sei un tecnico straniero, arrivi per lavorare e per offrire la tua esperienza sei rispettato; in Italia, se non sei italiano, non meriti rispetto. Ecco perché preferisco la Premier”.

Ultimo pensiero ai tifosi nerazzurri, che gli hanno chiesto di portare a Milano la Champions e all’imminente sfida con i Blues: “I tifosi dell’Inter mi hanno chiesto la Champions ed io proverò con tutte le mie forze ad accontentarli, così da rimanere un altro po’ a Milano; aspetto la gara col Chelsea perché è indubbiamente speciale per me. Io sono parte della storia di quel club, questo è certo, vedremo se Carlo Ancelotti farà lo stesso”, ha concluso Mourinho, che, con queste parole, si è tolto tanti sassolini dalla scarpa.

Sezione: News / Data: Mar 16 febbraio 2010 alle 10:51 / Fonte: Nuts Magazine
Autore: Alberto Casavecchia
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