Anche Francesco Moriero è tra gli ospiti odierni di Radio Nerazzurra. "Al primo giorno sono arrivato all'Inter e ho visto Zanetti, ho pensato 'Ma dove vado?'. Invece poi lui si è spostato a sinistra e mi ha lasciato il posto. Il gol più bello? Sì quello col Neuchatel, però quello con la Fiorentina al Meazza è stato il primo e fu qualcosa di particolare. E' quello che ricordo di più perché il primo non ricorda mai - racconta prima di parlare dell'attualità- L'Inter di oggi è una squadra che non muore mai. I giocatori si sono messi in carreggiata, oggi la squadra è forte, difficile da battere. Si muovono alla grande in fase di non possesso. Grande merito a Conte perché ha creato un gruppo a sua immagine e somiglianza. E merito ai calciatori che si sono messi a disposizione. Cito Perisic che non stava facendo benissimo e oggi sembra un altro. Barella? Bravissimo, avrebbe potuto giocare anche con noi. Fa la differenza tatticamente e tecnicamente. Può giocare mezzala o trequartista, ha tanta qualità. 

Niente paragoni, però, con la squadra del 1998. "Due squadre completamente differenti. Noi avevamo davanti gente veramente forte, una squadra di solisti. Si cercava di risolvere la partita spesso con la giocata personale, ma in un gruppo speciale. Dopo 30 anni ci sentiamo ancora, siamo ancora amati dai tifosi", dice Moriero.

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Sezione: News / Data: Mar 09 marzo 2021 alle 21:11
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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