"Era tutta una presa in giro quella che mi faceva Bergamo, era una grande presa in giro a cui io ci stavo perché sono una persona cortese e le mie non erano certe intenzioni rivolte a sporcare il calcio". Questa è la versione dei fatti offerta dall'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, chiamato a testimoniare nel processo milanese che vede l'ex dg della Juve Luciano Moggi imputato per diffamazione nei confronti di Giacinto Facchetti, a proposito delle telefonate tra lui e l'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo. Telefonate di cui gli ha chiesto conto il legale dell'ex dirigente bianconero.

"Non era proibito andare a trovare gli arbitri prima e dopo la partita, era una forma di cortesia, una prassi consentita", ha spiegato ancora Moratti, rispondendo alle domande dell'avvocato Maurilio Prioreschi, legale di Moggi. E quelle tra lui e Bergamo, ha chiarito ancora Moratti, "erano telefonate di cortesia" e in realtà "una presa in giro perché Bergamo voleva farmi capire che avevano riguardi per l'Inter e che finalmente era cambiato il clima dopo 10 anni"

Sezione: News / Data: Lun 02 febbraio 2015 alle 13:23 / Fonte: Repubblica.it
Autore: Christian Liotta
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