In vista del derby di domani tra Inter e Milan, Matteo Marani ha analizzato la situazione che stanno vivendo entrambe le squadre. Queste le sue parole a Sky Sport: "I derby dello scorso anno sono stati diversi, nel primo non c’è stato storia, nel secondo l’Inter fece l’impresa ribaltando quel risultato vincendolo. Quella sera però capimmo che il Milan aveva qualcosa di diverso e che qualcosa era successo. Ovviamente un Milan trascinato da Ibrahimovic, ma già in evoluzione e come ci ha dimostrato nella ripartenza. A Pioli serve questa partita per confermare quanto fatto nel post lockdown ovvero di riuscire a battere anche le grandi, cosa mancata negli ultimi anni, ma serve anche per capire se è una squadra da primissimi posti. Domani?mi aspetto un Milan di personalità grazie a Ibra e una partita di spessore e sostanza. Si giocherà molto in mezzo, oltre che sulle fasce, Kessié e Bennacer saranno chiamati a fare una grande partita perché l’Inter in mezzo ha Vidal, Brozovic e soprattutto Barella. Il sardo è il giocatore più determinante dell’Inter, per numero di palloni giocati, per la profondità, per quanto corre… Spesso diciamo che Conte voglia giocatori d’esperienza come Vidal ma non ci scordiamo quello che fa con i giovani, come anche con Bastoni o Lautaro stesso. Credo sarà una partita sul filo, un po’ più pesante per l’Inter. Ricordiamo che l’Inter ha avuto tredici giocatori impegnati con le Nazionali, come il Milan, ma a differenza dei rossoneri gli interisti sono andati dall’altra parte del mondo e complessivamente giocato di più. Ci sono i tanti casi di Covid che pesano, ma soprattutto ci sono le aspettative sullo scudetto che all'Inter peseranno senza dubbio maggiormente. La profondità di rosa oggi non fa testo, a giudicare da tutti gli indisponibili per Covid. Avendo quei sei giocatori a disposizione non ci sarebbe gara perché la differenza tra le due squadre è netta ma in questo momento l’Inter ha i numeri contati, specie se dovesse esserci il problema Barella. In quel caso sarebbe complicatissimo e l’unica soluzione sarebbe Eriksen anche se dalle parole di Conte intuiamo che parta dalla panchina. Conte non può cambiare del tutto la squadra, deve affidarsi ai soliti undici. Io spero in una buona prestazione di D’Ambrosio e Kolarov, li ho visti parecchio in difficoltà con la Fiorentina. La differenza grossa è che in quella partita c’era Bastoni, domani non ci sarà ma ci sarà De Vrij, il migliore dell’Inter insieme a Barella e Lukaku. Conte è cambiato, forse l'Antonio di un altro tempo avrebbe calcato la mano. È cambiata la sua comunicazione anche nel timbro della voce, gli va riconosciuto in una settimana così difficile. Domani si gioca tanto. Se vince significa molto specie dopo i due punti persi a Roma". 

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Sezione: News / Data: Ven 16 ottobre 2020 alle 20:34
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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