Intervistato da Controcampo, Roberto Mancini ha affrontato numerosi argomenti, compreso quello relativo all'Inter, il suo recente passato, e a due giocatori che hanno avuto a che fare con la sua gestione: "Non credo che siano state le mie parole dopo l'eliminazione in Champions per mano del Liverpool a convincere la società a esonerarmi. Semplicemente hanno ritenuto che fosse arrivato il momento di cambiare, tutto qui. Io comunque sono contento di aver contribuito alla costruzione di un gruppo vincente, dopo 20 anni di attesa da parte del club. Quattro anni sono tanti, considerando che in Italia si cambia allenatore molto spesso. So che a Mourinho infastidiscono i paragoni con me, ma io non ci faccio caso. Con lui mi è capitato di parlare due o tre volte". L'addio di Ibrahimovic, Mancini lo avrebbe lasciato partire? "Penso che se Ibra ha deciso di andare via ci sarebbe stato poco da fare per convincerlo a rimanere. Poi, mi sembra che anche l'Inter abbia fatto un buon affare cedendolo. Balotelli? Io sono contro le punizioni, lui è un ragazzo giovane e tra qualche anno potrebbe diventare uno dei più forti al mondo".

Mancini parla anche della possibilità di allenare la nazionale russa: "Sono andato a vedere delle partite in Russia come da altre parti in Europa. Quando un allenatore può discutere con qualcuno e capire se i progetti sono importanti e seri si può mettere in preventivo tutto e di allenare chiunque. Anche la Russia? Russia, Ucraina e anche la Turchia che in questo momento non han­no allenatore...".

Sezione: News / Data: Lun 23 novembre 2009 alle 09:07
Autore: Fabio Costantino
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