La sfida è accettata. Il primo giorno da rossonero di Amantino Mancini è caratterizzato da promesse al popolo del Milan: "Tornerò ad essere il Mancini che conoscete. Sono felice come un bambino di essere qui. Arrivo a Milanello e vedo un'atmosfera diversa, un centro sportivo con tutte le condizioni di lavoro. Posso lavorare in pace. Voglio ringraziare Moratti che ha capito la mia situazione e Galliani che mi ha dato la possibilità di dimostrare quello di cui sono capace. Il mio gioco è quello della Roma, da esterno", ha detto il brasiliano, che porterà sulla schiena il numero 30. Poi un accenno alla precedente situazione estiva, quando Mourinho ne bloccò la cessione al Genoa: "Quest'estate ho ricevuto una chiamata di Mourinho che bloccava la mia partenza, dicendo che contava su di me... Poi è andata così, pazienza: ho buttato via sei mesi. Ieri comunque non ho avuto nessun contatto con lui. Inoltre, il modo di giocare di Mourinho non si addiceva alle mie caratteristiche, ma come ho detto prima ora voglio voltare pagina". Un accenno anche alla trattativa fallita con il Marsiglia: E' successo che loro mi hanno cercato e poi sono spariti per due settimane. Poi mi hanno richiamato e volevano una risposto il giorno dopo. Allora gli ho detto che le cose non si fanno così".

Presente al fianco di Mancini durante la conferenza stampa, Adriano Galliani ha voluto sottolineare il gesto di Jankulovski, che avrebbe dovuto essere la pedina di scambio con l'Inter: "Jankulovski ha rifiutato l'Inter, un bel gesto, nonostante i nerazzurri fossero disponibili anche a prolungargli il contratto. Quindi l'operazione si è traformata solo nell'arrivo in rossonero di Mancini. Con il rifiuto di Jankulovski pensavo fosse saltata la trattativa invece ieri siamo riusciti a chiuderla".

Sezione: News / Data: Mar 02 febbraio 2010 alle 13:54
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print