Al termine di una stagione 2024-2025 vissuta ai vertici ma conclusa con un bilancio inferiore alle attese, l'Inter ha voltato pagina. Il ciclo di Simone Inzaghi, pur raggiungendo un livello di gioco eccezionale, si è chiuso con un senso di potenziale inespresso. La partenza del tecnico verso l'Al-Hilal ha innescato una trasformazione strategica, culminata con la promozione di Cristian Chivu a nuovo allenatore. Questa scelta non è un semplice cambio, ma l'inaugurazione di un "Anno Zero": un progetto calcolato che punta a integrare il talento giovanile, garantire sostenibilità finanziaria e far evolvere un modello tattico di successo.

Bilancio di un'era vincente ma incompiuta

La stagione 2024-2025 è stata l'emblema dell'eccellenza senza il trionfo finale. L'Inter ha chiuso la Serie A al secondo posto con 81 punti, a una sola lunghezza dal Napoli, vantando il miglior attacco del torneo (79 reti). Questo schema del "quasi successo" si è ripetuto nelle coppe, con la squadra che ha raggiunto la finale di UEFA Champions League, la finale di Supercoppa Italiana e le semifinali di Coppa Italia.

Le performance individuali hanno riflesso la forza del collettivo: Lautaro Martínez si è confermato capocannoniere di squadra con 24 gol, mentre Alessandro Bastoni è stato il giocatore più presente (57), a testimonianza della sua centralità nel 3-5-2 di Inzaghi. Questo sistema di gioco aveva raggiunto la sua massima espressione, basato sulla costruzione dal basso con i difensori, la regia totale di Çalhanoğlu e la simbiosi delle punte. Tuttavia, l'aver raggiunto l'apice senza un trofeo maggiore ha suggerito che il ciclo avesse toccato il suo tetto prestazionale, rendendo la separazione una logica conclusione.

La scommessa della continuità evolutiva: Cristian Chivu

La nomina di Cristian Chivu è una dichiarazione d'intenti. Leggenda del Triplete, il suo legame con il club garantisce un'immediata sintonia con l'ambiente. Il suo percorso da tecnico, interamente svolto nel settore giovanile nerazzurro dal 2018 (con uno Scudetto Primavera nel 2022), gli ha fornito una conoscenza impareggiabile dei giovani talenti. A rendere credibile la sua nomina è stata la breve ma decisiva esperienza al Parma nella seconda metà della stagione 2024-2025, dove ha raggiunto la salvezza dimostrando di saper gestire le pressioni della Serie A. Per molti analisti, la decisione della dirigenza è smart betting sulla programmazione a lungo termine.

La strategia di Marotta e Ausilio è chiara: evoluzione, non rivoluzione. Chivu, con un contratto fino al 2027, ha il compito di costruire sulle solide fondamenta di Inzaghi, creando un ponte tra la Primavera, la futura squadra Under 23 e la Prima Squadra.

Rivoluzione e sostenibilità: il mercato estivo 2025

Il calciomercato ha seguito una strategia precisa: abbassare l'età media e operare in modo auto-sostenibile. Sono arrivati profili giovani e dinamici come i centrocampisti Petar Sucic e Andy Diouf e gli attaccanti Luis Henrique e Ange-Yoan Bonny. A puntellare la difesa è stato aggiunto l'esperto Manuel Akanji.

Le cessioni sono state altrettanto significative. L'ultimo atto è stata la partenza di Benjamin Pavard, mentre l'operazione di Nicola Zalewski, acquistato a basso costo e rivenduto all'Atalanta per 17 milioni di euro, ha esemplificato il modello virtuoso del club. Altri addii, come quelli di Taremi, Asllani, Correa e Arnautović, hanno alleggerito il monte ingaggi. Un'analisi più approfondita del modello di mercato del club può essere found here.

La lavagna di Chivu: evoluzione tattica

Chivu ha iniziato la sua avventura mantenendo il collaudato 3-5-2 per dare stabilità. Tuttavia, ha già introdotto sottili ma significative innovazioni. La costruzione dal basso è passata da una struttura 3+1 a una 3+2, privilegiando il controllo. In fase di non possesso, la squadra mostra un pressing più alto e aggressivo rispetto al blocco medio di Inzaghi. L'arrivo di giocatori duttili apre inoltre a future variazioni, come il 3-4-2-1. La sua esperienza a Parma, dove ha alternato più moduli, suggerisce che non sarà prigioniero di un unico sistema.

La linea verde e le sfide future

La nomina di Chivu accelera l'integrazione dei talenti del vivaio. Nomi come Matteo Cocchi, Thomas Berenbruch e Luka Topalovic potrebbero trovare spazio, mentre Pio Esposito rappresenta già un patrimonio del club. Il lancio della squadra Under 23 in Serie C fornirà un percorso di crescita cruciale per i giovani.

La stagione 2025-2026 è iniziata con un calendario impegnativo, tra Mondiale per Club e scontri diretti in Serie A. L'obiettivo primario è duplice: rimanere competitivi per un posto in Champions League e consolidare il nuovo progetto tecnico. L'Inter ha intrapreso un percorso audace, scommettendo sulla propria identità e sui giovani per costruire il prossimo ciclo vincente.

Sezione: News / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 00:20
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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