Ormai, Julio Cesar è un uomo squadra a tutti gli effetti. Lo sapevamo già, il portiere brasiliano dell'Inter è uno di poche parole ma di molti fatti, ma quando parla è serio, carico e si trasforma in autentico leader della squadra, come d'altronde è anche in campo. Ora è in Brasile, pronto all'esordio nella Confederations Cup, e alla Gazzetta dello Sport parla un pò di tutto, ma per iniziare parla subito di un compagno della Selecao, quel Ricardo Kakà che è passato al Real Madrid per 64 milioni di euro. Cosa ne pensa Julio? Niente parole 'moralistiche', grande sincerità: "Ringrazio il Milan, ci ha fatto un bel regalo, rinforzandoci...".

Così, si entra subito nell'ottica neroazzurra, ed il portierone brasiliano sembra entusiasta di come procedono le operazioni di mercato in casa Inter: "Deco mi piace, parla portoghese, ci capiremo al volo... Scherzi a parte, è un fuoriclasse e ha grande esperienza internazionale. Può darci una bella mano in mezzo al campo. Carvalho? Se ne parlava da tempo. Non mi pare che esi­sta un difensore più forte tra quelli in vendita. Sarebbe un altro ottimo colpo. Sono contento perchè il presidente Moratti e l’Inter non sono rimasti paralizzati dalla vicenda Ibra. E questo è un segnale veramente positivo".

Ancora parole da leader, insomma, e proprio riguardo ad Ibrahimovic, Julio è d'accordo con quanto detto da Davide Santon qualche settimana fa, cioè niente dipendenza da Zlatan: "Ibra è un campione, uno dei cinque attaccanti più forti del mondo. Per l’Inter è fondamentale, spero che resti. Però... Ibra deve restare a patto che sia felice di continuare a giocare e a vincere con la maglia dell’Inter". Come dire, qua non ci sei solo tu; sei grande, ma non dipendiamo da te.

Certo è, però, che senza Ibra la Champions sarà più difficile da raggiungere per l'Inter, visti anche gli acquisti del Ral con il ritorno di Florentino, ma Julio non teme e lancia la sfida: "Piano, il Real ha acquistato due fenomeni con­ducendo una campagna acquisti travolgente, ma la Champions è il nostro obiettivo. La voglia­mo vincere per la nostra gente, per Moratti, per noi stessi. L’Inter ha grandi valori tecnici e un allenatore come Mourinho che inventerà qual­cosa per farci diventare ancora più forti in Euro­pa. In questo momento non ci sentiamo inferio­ri a nessuno. Neppure al Real Madrid di Kakà e Cristiano Ronaldo...". Autentico leader, c'è poco da fare. In campo e fuori.

Così, Julio è pronto ad esordire anche nella Confederations Cup, e forse i tifosi neroazzurri faranno anche il tifo un pò per lui e per il suo Brasile. Perchè, d'altronde, avete mai sentito il nome del procuratore di Julio Cesar? Mai. Avete mai sentito Julio Cesar parlare del suo ingaggio? Mai. Avete mai sentito Julio Cesar criticare lo staff medico dell'Inter? Mai. Così si viene amati dalla gente, così si diventa leader, e Julio Cesar, ormai, lo è già da un pò.
 

Sezione: News / Data: Lun 15 giugno 2009 alle 13:46 / Fonte: La Gazzetta Dello Sport
Autore: Fabrizio Romano
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