Prima o poi doveva succedere. Per i tifosi dell’Inter, meglio che sia accaduto soltanto adesso. Era l’estate 2006, quella dello scandalo Calciopoli, quando Zlatan Ibrahimovic lasciò la Juventus per vestirsi di nerazzurro. Un colpo di scena da parte dell’Inter, che allora bruciò la concorrenza del Milan mettendo sul piatto 24,8 milioni di euro, proprio nella sera in cui i rossoneri superavano i preliminari di Champions League e, convinti di avere il budget necessario, si apprestavano a concludere l’operazione con la Juventus. Invece no, mentre in casa Milan si festeggiava la qualificazione, ecco arrivare la notizia del trasferimento dello svedese nella sponda nerazzurra di Milano. Un’operazione che, fino al’estate 2009, quella della fuga dal ritiro statunitense dell’Inter direzione Barcellona, ha regalato tre scudetti alla Beneamata, ma nessun trionfo internazionale. Per Ibra, in questo lasso temporale, incetta di titoli personali, fino a quello di capocannoniere della Serie A 2008/09 con 25 reti.

Lo svedese si trascina una fama poco edificante: con lui si vince nei tornei nazionali, mai in quelli internazionali. Non a caso, tra il 2003 e il 2010, almeno sul campo (in mezzo ci sono i due scudetti con la Juve, uno revocato e l’altro assegnato all’Inter) Ibrahimovic ha sempre vinto il titolo, l’ultimo con il Barcellona. Ma mai una competizione di livello europeo, dove è sempre stato un pesce fuor d’acqua. Oggi, con quattro anni di ritardo (alla stessa cifra stanziata all'epoca), lo svedese approda al Milan e si dice voglioso di conquistare scudetto e Champions League. Fossimo nei tifosi rossoneri, non scommetteremmo un centesimo sulla sua seconda ambizione, ma punteremmo forte sulla prima. Inter permettendo…

 

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Sezione: News / Data: Dom 29 agosto 2010 alle 09:24
Autore: Fabio Costantino
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