Se la Juventus ha fatto un piccolo passo indietro attraverso le parole di Cobolli Gigli, i diretti interessati non hanno intenzione di rivedere le proprie posizioni su Balotelli. Attraverso un comunicato ufficiale, il gruppo ultras bianconero Drughi si difende: "Non chiediamo scusa a Balotelli, perchè i cori contro di lui erano una risposta ai suoi atteggiamenti provocatori e non contro la sua origine, tanto è vero che Vieira e Muntari, di colore come il compagno, non sono stati nemmeno fischiati. Da anni, in quasi tutti gli stadi veniamo accolti al grido di 'Liverpool, Liverpool', il nome di Gaetano Scirea viene tirato fuori in tutte le salse, ultimamente sono molto gettonati quelli di Riccardo e Alessio, come lo sono stati in passato gli striscioni su Daniele Fortunato, ma la stampa non si è mai indignata.

Il razzismo non c'entra e si è trattato solo di un modo, magari discutibile, di deconcentrare l'avversario. Teniamo a ricordare che tra le nostre fila milita un certo Sissoko, campione d'ebano che teniamo nel cuore e che siamo orgogliosi indossi la nostra maglia. Per questo non ci sentiamo di chiedere scusa. Juve-Lecce si disputerà a porte chiuse perchè era già tutto scritto. Bisognava dare una lezione di efficienza e siccome non era possibile diffidare un intero stadio, si è optato per la soluzione radicale".

Sezione: News / Data: Mar 21 aprile 2009 alle 18:19
Autore: Fabio Costantino
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