Inter-Lazio alle porte e un tuffo nel passato proprio per un ex di entrambe: parliamo del profeta Hernanes, che per l'occasione è stato raggiunto dalla Gazzetta dello Sport.

Proprio quel suo trasferimento all’Inter nell’ultimo giorno del mercato di gennaio fece molto rumore: dopo le polemiche le arrivarono più di 10.000 messaggi da tifosi laziali e lei mise quel cellulare nella bacheca dei suoi trofei. È ancora lì?
"I tifosi laziali mi hanno accolto in un modo veramente speciale. Quei messaggi che mi hanno inviato prima che andassi via mi rimarranno per sempre nel cuore, ma dopo i tanti traslochi che ho fatto negli ultimi anni ho perso quel telefonino, purtroppo. È stato bellissimo, un momento che conservo dentro al cuore".





Eppure fu lei poco dopo ad incrinare i rapporti con i suoi ex tifosi biancocelesti, esultando con la sua classica capriola dopo un suo gol in Lazio-Inter. Si trattava di una provocazione a Lotito? Lo rifarebbe?
"Quella capriola è stata l’unica cosa di cui mi sono pentito in tutta la mia carriera. Sì, era contro Lotito perché avevo capito alcune cose e l’avevo presa male, ma non la rifarei mai. Mi sono veramente pentito".


All’Inter, nella stagione 2014-15, condivise lo spogliatoio con Handanovic, D’Ambrosio e Brozovic, tre pilastri di oggi. Si vedeva già all’epoca la loro voglia di vincere in nerazzurro?
"Nel calcio non ho molti amici, ma Samir è uno di questi: ci somigliamo caratterialmente e nei ritiri giocavamo insieme a scacchi. Poi è tra i portieri più forti con cui abbia mai giocato. Danilo ha sempre avuto grande personalità, per me era un’ispirazione. È sempre sul pezzo, e questa è una caratteristica dei campioni. Per quanto riguarda Brozo, si notavano le sue qualità. Quindi sì, si vedeva già che avrebbero avuto un ruolo importante in una grande squadra".



Sezione: News / Data: Sab 08 gennaio 2022 alle 16:17
Autore: Egle Patanè
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