Massimo De Santis, ex arbitro internazionale, è intervenuto nel pomeriggio di TMW Radio per discutere della possibilità che gli arbitri possano in futuro entrare all'interno di un'associazione sotto l'egida della Lega Serie A e Serie B: "Ad oggi la FIGC ha di certo più potere di scegliere i designatori, ma anche le società non credo che non esprimano i propri pareri. I presidenti del resto hanno sempre avuto un peso nella scelta del designatore. Poi in realtà non ci vedo nulla di male se un dirigente chiama un arbitro per farsi spiegare una decisione presa in campo. I soldi con cui vengono pagati oggi gli arbitri comunque arrivano sempre dalle Leghe, piuttosto che dalla federazione. Io ritengo che se fossi arbitro non mi farei influenzare da chi mi paga, ma semplicemente farei il mio lavoro al meglio possibile. In ogni caso con la nuova proposta non credo che ci sarebbero pressioni, anche perché la Lega ha interesse che non ci siano polemiche. La verità è che l'AIA è obsoleta e sono le varie guerre intestine che hanno portato a questa situazione. Se si volesse dare autonomia a quest'ultima la si dovrebbe prima ristrutturare totalmente.

L'ex arbitro di Tivoli si toglie anche un sassolino dalla scarpa: "Ci tenevo a dire che fino al 2006 avevamo una classe arbitrale di tutto rispetto, mentre ora il livello arbitrale si è molto abbassato, soprattutto dal punto di vista della personalità e dell'approccio al calciatore. Bisogna migliorare il percorso di formazione dei direttori di gara, in modo che chi arriva in A e in B rappresenti effettivamente il meglio".

Sezione: News / Data: Ven 03 ottobre 2025 alle 16:59
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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