Il suo nome non rievoca certamente bei ricordi alla tifoseria interista: suo, infatti, fu il gol che consentì al Lugano di eliminare l'Inter in un clamoroso primo turno di Coppa Uefa nel 1995. Oggi Edo Carrasco lavora nel settore giovanile del club ticinese e ai microfoni de La Regione loda la scelta dell'Inter di recarsi in ritiro proprio a Lugano: "Si tratta sicuramente di un bel colpo per tutta la città. Non solo in termini calcistici, ma anche di marketing. È importante per una città che vive di sport come la nostra dimostrare di avere la capacità di accogliere grandi squadre, come già successo in passato con Svezia e Svizzera". Carrasco spiega anche come l'Inter sia un punto di riferimento per il suo lavoro: "Oggi l’Inter ha cinque 2002 che sono stati aggregati alla prima squadra per questo ritiro estivo. Sarebbe bello, un domani, riuscire a fare altrettanto. Sicuramente c’è ancora da crescere in questo senso, per inserire regolarmente nell’organico giocatori formati da noi".

Non ha suscitato troppo entusiasmi la decisione di effettuare il ritiro a porte chiuse: "Questo è uno degli aspetti del calcio di oggi che sento più distante da me, come qualcosa che non mi appartiene Sicuramente Beppe Marotta e tutta la dirigenza avranno ponderato bene questa decisione, valutando anche aspetti che forse a me sfuggono e scegliendo alla fine di lavorare in un ambiente privato e controllato. Tuttavia, nello sport l’ambito relazionale è essenziale e rappresenta un motivo di gioia per il pubblico, che può ammirare da vicino i propri beniamini".

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Sezione: News / Data: Sab 13 luglio 2019 alle 22:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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