Dopo le due sconfitte con Napoli e Lazio Antonio Conte è chiamato a ripartire per archiviare i ko, ma soprattutto tentare di portarsi avanti per la qualificazione agli ottavi di Europa League già con la gara di questa sera a Razgrad. Un risultato positivo, con almeno un paio di gol (senza prenderne) porrebbe il passaggio del turno in discesa, il che significherebbe alleggerire il carico di energie da spendere a San Siro per la gara di ritorno, qualche giorno prima della trasferta a Torino contro la Juventus. Ciononostante Conte ha già preannunciato l'ampio turnover, tra infortunati, giocatori fuori lista e altri lasciati a riposo, turnover che però non ha le stesse menomazioni tra le quali si è dovuto barcamenare lo scorso anno Luciano Spalletti. Se è vero che il leccese ha lasciato a Milano tre dei più importanti giocatori in rosa (Handanovic, Skriniar e Brozovic), altrettanto vero è che a disposizione ne ha tanti altri di una qualità non certo inferiore.

La carta più importante da giocare è Christian Eriksen, il jolly prezioso che finora non ha trovato tantissimo spazio per dei motivi che fanno scalpore e preocupano soltanto a livello mediatico. "'Vedo troppa ansia su Eriksen, l’inserimento è positivo, sono sereno. Mi aspetto una crescita individuale dei giocatori, se arriva ne beneficia tutto il collettivo'". A sottolineare le parole di Conte di oggi durante la conferenza stampa alla vigilia del match è il Corriere della Sera che ritiene il danese "la sintesi perfetta del momento Inter e del suo mondo: grandi possibilità, espresse però solo in parte. Può essere proprio il centrocampista sbarcato a gennaio a far fare l’ultimo e più difficile salto, quello mentale". Riprendendo i due strafalcioni precedenti di cui sopra che gli uomini di Conte hanno commesso nelle ultime due uscite (tra Coppa Italia e campionato) il quotidiano milanese ricorda un'analoga situazione nel girone d'andata, "con due sconfitte una dietro l’altra, l’Inter l’aveva vissuta quando fu disarcionata da Barcellona e Juventus. Seppe ripartire allora, deve farlo oggi, e il Ludogorets, una sorta di pensionato per calciatori brasiliani di seconda classe, è l’occasione giusta per recuperare, oltre a Eriksen, anche Alexis Sanchez. Il cileno dopo l’intervento si è rivisto a tratti, in Bulgaria ha una chance per tornare a segnare. L’obiettivo, nonostante il turnover, è chiudere subito la pratica qualificazione per rituffarsi così sulla rincorsa a Lazio e Juventus. Recuperare si può, bisogna solo crederci".

Sezione: News / Data: Gio 20 febbraio 2020 alle 00:14 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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