La Serie A e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando per dare una regolamentazione a quelli che vengono definiti oggi dal Corriere della Sera "i lavoratori del calcio che non fanno i calciatori". Magazzinieri, impiegati, centralinisti, guardiani, giardinieri, addetti alle vendite e al marketing. "Considerando soltanto la massima serie, la Lega stima si tratti di non meno di 5 mila persone, e attualmente i loro rapporti di lavoro sono regolati complessivamente da almeno una decina di contratti diversi: da quello del Commercio a quello dei metalmeccanici, ogni società ne adotta uno e cerca di adattarlo alle proprie esigenze - scrive il quotidiano -. Proprio da questo aspetto, qualche mese fa, all’interno della Lega calcio ha preso forma l’idea di tentare una strada finora inesplorata anche nel resto d’Europa: immaginare un contratto unico per tutto il «personale non giocante». A parte qualche resistenza, uno dopo l’altro i presidenti hanno aderito e circa un mese fa è partito il confronto con Cgil, Cisl e Uil, che proseguirà ancora per qualche mese. 

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Sezione: News / Data: Mer 03 luglio 2019 alle 14:13
Autore: Mattia Todisco
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